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Gravidanza sana, quale prevenzione?

Autore: Dott.ssa Eleonora Agricola

Il periodo che precede il concepimento è il momento giusto per pensare alla salute del bambino

Si era sempre pensato che la salute del bambino dipendesse dalla salute e dalle abitudini di vita della mamma durante la gravidanza. Oggi la Scienza e la Medicina hanno dimostrato che questo pensiero racchiude alcune inesattezze.

Il ruolo della madre

È sempre più evidente che è prima della gravidanza che si pongono le basi per avere un bambino sano. Nei giorni subito dopo il concepimento, quando ancora la coppia non ha scoperto l’inizio della gravidanza, l’embrione va incontro ad una serie di cambiamenti biologici fondamentali per il suo corretto sviluppo. Gli interventi di prevenzione suggeriti alla madre durante la prima visita ostetrico-ginecologica, se pur necessari, potrebbero dunque essere tardivi.
Quindi, affinché le delicate fasi di sviluppo dopo il concepimento avvengano senza complicazioni, è importante che la futura mamma già prima della gravidanza segua uno stile di vita sano e tenga sotto controllo il proprio stato di salute. In questo modo diminuirà il rischio degli esiti avversi della riproduzione come, per esempio, malformazioni congenite, aborto spontaneo e prematurità.

Anche il padre ha un suo ruolo

Anche il padre prima della gravidanza può influire sulla salute del bambino. L’assunzione di farmaci, il fumo, l’esposizione a sostanze tossiche, il Sovrappeso e l’Obesità paterna prima della gravidanza sono fattori di rischio che potrebbero diminuire le possibilità di avere un bambino sano.
È stato infatti dimostrato che i figli di padri che fumano prima del concepimento corrono un rischio di sviluppare la Leucemia linfoblastica acuta infantile superiore del 25% rispetto ai figli dei papà che non fumano. La percentuale sale al 44% se il numero delle sigarette fumate supera le 20 al giorno.
Un aumentato rischio di malformazioni, di tumori infantili e della riduzione di peso alla nascita è dovuto all’esposizione, per motivi professionali e per tempi prolungati, ad alcune sostanze tossiche come piombo, solventi organici, gas di scarico, pesticidi, vernici professionali e specifici prodotti di uso industriale.
Anche l’assunzione di farmaci aumenta il rischio di complicanze della gravidanza e di difetti congeniti.
Infine, l’Obesità paterna prima del concepimento è un fattore di rischio per l’alterazione del DNA fetale coinvolto nella regolazione delle prime fasi di crescita embrionale.


I consigli alla futura mamma

Ci sono alcune azioni di prevenzione che sono specifiche per la donna:

  • assumere ogni giorno 0,4 mg (pari a 400 microgrammi) di Acido Folico; tale sostanza si può assumere per lunghi periodi di tempo, non dà effetti collaterali e non fa ingrassare; erroneamente le donne pensano che aiuti il concepimento, ma in realtà previene difetti del tubo neurale come per esempio la spina bifida;
  • valutare lo stato vaccinale ed eseguire le vaccinazioni per Rosolia, Varicella ed Epatite B, se non si è protetti; dopo la vaccinazione si devono attendere solo 4 settimane prima di iniziare ad avere rapporti non protetti; in  certi periodi è necessario anche valutare la possibilità della vaccinazione antinfluenzale;
  • verificare l’immunità alla Toxoplasmosi e mettere in atto le misure preventive appropriate qualora sia necessario;
  • non bere vino, birra ed altre sostanze alcoliche, nemmeno in quantità moderate, poiché non esiste una quantità minima ritenuta sicura.

La prevenzione per le coppie

Da diversi anni l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù si sta occupando di promuovere la salute prima della gravidanza fra le coppie che stanno pensando di avere un bambino, in quanto in Italia sono poche le coppie che adottano le necessarie misure di prevenzione prima della gravidanza.
Per le future mamme, l’equipe del Dottor Alberto Tozzi, Responsabile dell’Unità di Medicina Predittiva del Bambin Gesù, ha dedicato il sito web www.mammainforma.it. Su questo portale ogni donna, compilando un questionario gratuito, rapido e anonimo, può individuare, in previsione di una gravidanza, eventuali condizioni che possano interferire con la sua salute o con quella del futuro bambino.
Ora l’attenzione dell’Ospedale si è spostata anche verso i futuri papà, perché gli uomini sono meno consapevoli delle donne che il proprio stato di salute e i propri stili di vita possono influenzare la salute dei figli.
Da un’indagine appena effettuata è emerso che i fattori di rischio per gli esiti avversi della riproduzione sono largamente diffusi anche nella popolazione maschile italiana. Un futuro papà su tre dichiara di fumare, circa la metà degli intervistati assume farmaci, il 45% è in Sovrappeso, mentre il 22% è esposto a sostanze tossiche.
È importante dunque che questi argomenti siano condivisi all’interno della coppia, per aumentare il più possibile la probabilità che la gravidanza proceda senza problemi e che il bambino nasca sano.

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