Arriva all’improvviso accompagnato da dolore cervicale intenso e acuto alla base della testa; il Torcicollo è un’anomala inclinazione della testa che può essere causata da rotazioni o movimenti bruschi del collo stesso.
Ciò che lo caratterizza è un blocco muscolare improvviso, causato spesso da movimenti inconsueti del rachide cervicale; la testa, quindi, tende ad assumere una posizione anomala per un periodo variabile dai quattro ai quindici giorni; talvolta è accompagnato da dolore al braccio. È un disturbo molto comune, chi di noi non ha sofferto di almeno un episodio di Torcicollo nella vita?
Può interessare i muscoli
Esistono diverse tipologie di Torcicollo, quella più comune è il Torcicollo muscolare, dovuto ad una contrazione spastica del muscolo sternocleidomastoideo, del muscolo elevatore della scapola e dello splenio. Le cause più frequenti di questa variante possono essere i colpi di freddo, il cosiddetto colpo di frusta successivo ad un trauma, i Reumatismi, Artrite e Artrosi del tratto cervicale della colonna, infortuni sportivi, l’utilizzo di cuscini troppo alti o troppo morbidi, posizioni scorrette durante il sonno, tenere a lungo i capelli umidi o bagnati, oppure ancora l’aria condizionata. A volte, possono esserne la causa anche infezioni virali. Il trattamento del Torcicollo muscolare prevede l’utilizzo di un collare ortopedico che limiti i movimenti del collo, associato ad una terapia farmacologica a base di farmaci miorilassanti uniti a FANS o farmaci corticosteroidi. Oltre alla terapia farmacologica, una attenta attività fisioterapica, con cauti massaggi per sfioramento e terapie strumentali, possono apportare benefici e diminuire i tempi di guarigione.
Se colpisce il tratto cervicale
Il Torcicollo DDIM (Disturbo Doloroso Intervertebrale Minore) è una forma simile alla precedente, anch’essa molto frequente, che interessa spesso il tratto cervicale C2-C3.
Le cause principali sono movimenti di torsione rapida del collo non completi e appena accennati. Questa tipologia di Torcicollo è caratterizzata da un dolore acuto in alcuni punti, definiti “punti grilletto”, provocato da una forte reazione mialgica. Il trattamento di questa variante si basa, ancora una volta, sull’utilizzo del collare ortopedico unito a specifiche manovre di rilassamento effettuate da un Fisioterapista esperto. Quando in presenza di una contrattura unilaterale associata a rigidità muscolare, il dolore acuto persiste nonostante una buona fisioterapia, è più probabile che si tratti di Torcicollo muscolare. In caso di dubbia diagnosi o per un ulteriore approfondimento diagnostico, si possono effettuare un’Ecografia muscolare, una Radiografia del rachide cervicale e, più raramente, una Risonanza Magnetica (RMN) o una TAC.
Il Torcicollo sintomatico
Un’altra possibile variante è quella del Torcicollo sintomatico, un disturbo acquisito che può avere diverse origini: Nevralgie (Radicoliti); Strabismo, a causa del quale il Paziente, per correggere il disturbo visivo, assume una posizione scorretta del capo; Gozzi tiroidei voluminosi; Otite media associata a Mastoidite; Emicranie e spasmi epilettici. In questo caso si agisce innanzitutto sui sintomi, per diminuirne l’intensità procedendo parallelamente alla ricerca della causa scatenante.
Qualche consiglio
Indipendentemente dalla tipologia specifica, altri fattori, come lo stress, possono accentuare il dolore cervicale provocato dal Torcicollo, motivo per cui sono particolarmente consigliate ginnastiche come lo Yoga e il Pilates; inoltre, l’uso di impacchi applicati direttamente sulla zona dolorante, nei primi giorni freschi e a seguire caldi, migliorano i sintomi riducendo il gonfiore e, via via, l’infiammazione e il dolore. Infine, massaggi mirati per il rachide cervicale, effettuati da un Professionista esperto, possono essere associati ad una terapia con FANS/corticosteroidi e miorilassanti per accelerare la guarigione. Anche l’utilizzo di un cuscino ortopedico, la correzione di eventuali posture errate ed il miglioramento delle postazioni di lavoro (utilizzo di sedie solide e la regolazione corretta dell’altezza del computer) contribuiscono come fattori di prevenzione. In caso di Torcicollo, si sconsigliano gli sport di potenza, il sollevamento di carichi pesanti, errate posture davanti al computer (per esempio tenendo la testa troppo piegata), l’utilizzo scorretto e senza consulto medico degli antinfiammatori, nonché effettuare esercizi per il dolore cervicale in maniera rapida, rischiando movimenti bruschi. Anche il riposo eccessivo a volte può essere controproducente, favorendo un’ulteriore rigidità dei muscoli e delle articolazioni.
Non solo terapie antinfiammatorie
Lo scopo dei farmaci antinfiammatori è quello di ridurre al massimo il dolore al collo e alle braccia causati dal Torcicollo; quelli maggiormente utilizzati sono i FANS, i Corticosteroidi e i farmaci miorilassanti ma, nei casi più resistenti, possono essere utilizzati anche gli oppioidi. L’Ossigeno-ozono terapia, invece, è una tecnica spesso indicata nei casi di Torcicollo dovuti alla presenza di Ernia cervicale, che consiste nell’applicazione di una miscela di ossigeno-ozono in sede discale, utilizzando il potere antinfiammatorio dell’ozono per ridurne la pressione e attenuare i sintomi. Nei casi più severi e con associata sintomatologia neurologica, si può prendere in considerazione anche un trattamento chirurgico di Discectomia (rimozione del disco intervertebrale). Insieme alle terapie mediche, infine, possono essere utilizzati rimedi naturali come l’assunzione di camomilla e valeriana, che hanno un potere sedativo e blandamente ansiolitico, a finalità di decontratturante muscolare.
Nella grande maggioranza dei casi, il Torcicollo muscolare guarisce da solo dopo 2/3 giorni di riposo assoluto. Solo in casi più complessi, come Cervicalgie da ernie discali importanti, casi di Torcicollo di tipo sintomatico, traumi sportivi o Torcicollo resistente al trattamento, può essere necessaria una maggiore attenzione diagnostica e il coinvolgimento di uno Specialista; l’utilizzo di cuscini e materassi ortopedici, evitare colpi di freddo o l’eccessiva esposizione a condizionatori durante il sonno, oltre ad un attento controllo dei movimenti del collo durante sforzi pesanti, costituiscono in ogni caso strumenti utili ad una corretta prevenzione di questa patologia.