Stampa questa pagina

Psoriasi, come curarla

Autore: Dott. Claudio Bonifati

Per ottenere i migliori risultati terapeutici occorre formulare un percorso di cura che tenga conto delle necessità e caratteristiche individuali 

La Psoriasi è un’infiammazione cronica della pelle, non contagiosa e non infettiva; in Italia coinvolge circa 1.500.000 persone.
Molti progressi sono stati fatti negli ultimi anni nella comprensione dei meccanismi all’origine della malattia, tuttavia le cause della Psoriasi, come per tante altre patologie infiammatorie croniche, sono ancora sconosciute. Pertanto non esiste una terapia in grado di portare ad una guarigione definitiva. Nonostante ciò, la Psoriasi può andare in remissione anche per lunghi periodi ed eventualmente per l’intera vita del Paziente.

Come si manifesta

La Psoriasi si manifesta generalmente con chiazze rosse di varia forma e grandezza, ben delimitate e ispessite; queste chiazze sono coperte da squame bianco- argentee provocate da una iperproliferazione delle cellule dello strato superiore della pelle. Può capitare che la persona affetta da Psoriasi avverta prurito e fastidio di varia intensità.
Le parti del corpo maggiormente colpite dalla malattia sono il cuoio capelluto, i gomiti, le ginocchia, le mani e i piedi, ma possono essere coinvolte anche la zona genitale e le unghie. La Psoriasi colpisce indistintamente uomini e donne di qualsiasi età, con un picco tra i 20 e i 30 anni.

I diversi trattamenti

Per la cura della Psoriasi sono oggi disponibili diversi trattamenti quali:

  • i prodotti topici: applicati localmente e presenti in diverse formulazioni come lozioni, creme, unguenti e gel;
  • la Fototerapia: si utilizzano particolari lampade che emettono raggi ultravioletti di determinate lunghezze d’onda;
  • i farmaci sistemici: somministrati o per bocca o per via iniettiva (sottocutanea, intramuscolare o endovenosa). La gran parte dei Pazienti (circa l’80%) presenta forme localizzate di Psoriasi che necessitano solo di terapie topiche a base di cortisonici, derivati della vitamina D o della vitamina A.

Buoni risultati possono essere ottenuti tramite la Fototerapia, mirata a trattare solo le chiazze di Psoriasi, risparmiando la cute sana.
È comunque da tenere presente che l’estensione della Psoriasi è solo un criterio per valutarne la severità. Infatti, anche forme localizzate che interessano estensivamente le cosiddette aree sensibili, come cuoio capelluto, volto, mani e genitali, possono a giusta ragione rientrare nei casi severi e necessitare di terapie sistemiche.


La Fototerapia

Questa particolare terapia, ed in particolare i raggi ultravioletti a banda stretta (UVB-TL01), presentano un ottimo rapporto rischio/beneficio nel trattamento delle forme di Psoriasi il cui interessamento della superficie corporea è uguale o superiore al 10%; queste forme di Psoriasi sono definite anche da moderate a severe.
In genere si eseguono dalle 2 alle 4 sedute a settimana e mediamente occorrono 20-25 trattamenti per ottenere la remissione della malattia.

Le Terapie sistemiche

Quando, per svariate ragioni, la Fototerapia non è attuabile, è necessario intervenire con le Terapie sistemiche. Queste ultime comprendono i farmaci cosiddetti tradizionali (acitretina, ciclosporina, methotrexate) e quelli di più recente introduzione, noti come biologici (infliximab, etanercept, adalimumab, ustekinumab).
La scelta tra le diverse terapie viene compiuta sulla base di determinati criteri che, ovviamente, variano da caso a caso. In generale i farmaci tradizionali di cui sopra rappresentano i rimedi di prima linea prescrivibili ai Pazienti con forme diffuse di Psoriasi.

I farmaci biologici

Tuttavia, in alcuni casi, i rimedi terapeutici sopra descritti risultano inefficaci, non somministrabili per la coesistenza di situazioni che ne controindicano l’uso o per la comparsa di effetti collaterali. Quando si verificano le suddette evenienze il Dermatologo è autorizzato a prescrivere i farmaci biologici. Questi ultimi si differenziano dai farmaci tradizionali per molte caratteristiche: una tra le più importanti è rappresentata dalla loro proprietà di inibire selettivamente specifiche sostanze naturali (le citochine) coinvolte nelle difese immunitarie dell’organismo.
Nei Pazienti psoriasici alcune delle suddette molecole (Tumor Necrosis Factor-α, Interleukina 12/23) sono prodotte in eccesso e contribuiscono a determinare le caratteristiche lesioni eritemato-squamose della Psoriasi.
Inoltre, a differenza dei farmaci tradizionali, quelli biologici sono generalmente privi di effetti tossici diretti sui vari organi e apparati. Quest’ultima proprietà rende particolarmente adatti i farmaci biologici a trattamenti a lungo termine, come tipicamente richiesto in una malattia cronica come la Psoriasi. Ciò nonostante non significa che i farmaci biologici siano esenti dal rischio di eventi avversi che, in alcune circostanze, possono essere particolarmente gravi, come ad esempio nei casi di infezioni severe.
In generale possiamo affermare che, con le terapie di cui disponiamo, si può ottenere un buon controllo della malattia in molti Pazienti, in particolare in quelli che devono sottoporsi a trattamenti sistemici. Va inoltre ricordato che, oltre alle terapie farmacologiche, possono essere di aiuto rimedi naturali come ad esempio le cure termali. Il presupposto fondamentale per raggiungere i migliori risultati terapeutici è la formulazione di un percorso che deve essere strettamente personalizzato e costruito sulle specifiche caratteristiche e necessità di ogni singolo Paziente.

Cron Job Starts