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Presbiopia, come correggerla

Autore: Dott. Stefano Gambaro

La Presbiopia è un cambiamento fisiologico dovuto all’età, diverse modalità di correzione possono comunque garantire una buona qualità visiva 

La Presbiopia è una condizione visiva che interessa tutte le persone a partire dai 40-45 anni di età ed è caratterizzata dalla progressiva riduzione della visione da vicino: gli oggetti ravvicinati cominciano ad apparire sfocati. La soluzione iniziale è il progressivo allontanamento dell’oggetto dagli occhi per poterlo mettere a fuoco, ma le braccia, come noto, arrivano solo fino ad una certa distanza... Cosa si può dunque fare per poter vivere bene la comparsa di questa condizione? Il primo passo è quello di riconoscere la Presbiopia per trovare quanto prima una soluzione che ci consenta di vedere ogni cosa con chiarezza.

Il ruolo del cristallino

Quando guardiamo un oggetto a distanza ravvicinata i raggi luminosi che ne provengono attraversano le strutture dell’occhio, in particolare la cornea e il cristallino. Quest’ultimo modifica la propria curvatura e, agendo come l’obiettivo di una macchina fotografica, fa sì che le immagini vadano a fuoco sulla retina, struttura che elabora la visione distinta.
Mediante il funzionamento di fasci muscolari che lo circondano, il cristallino (una vera e propria “lente di messa a fuoco”) aumenta il suo potere diottrico oggetto vicino all’occhio, e si rilascia (riduce il suo potere diottrico) nella visione per lontano. Con il passare degli anni, il cristallino aumenta le sue dimensioni e le fibre elastiche che lo compongono diventano più rigide, con una progressiva riduzione della capacità di adattarsi alla distanza di messa a fuoco.
L’elasticità del cristallino si riduce progressivamente con l’età, mediamente dai 40 anni in poi, e perde completamente la capacità di modificare la sua forma intorno ai 55 anni. Altre possibili cause Fattori che influenzano l’insorgenza della Presbiopia, oltre all’età, possono essere il Diabete, Malattie degenerative sistemiche, Malattie cardio-vascolari e anche l’utilizzo di farmaci (azione sulla contrattilità muscolare).   

La visita oculistica

Per valutare tutti gli aspetti dell’apparato oculare, della funzione visiva e giungere da un lato alla diagnosi di Presbiopia e dall’altro alla soluzione del problema, è indicato sottoporsi ad una visita oculistica approfondita.
Solo dopo aver accertato le condizioni oculari, la presenza di altri eventuali vizi di refrazione, l’età del soggetto e le necessità visive dichiarate, lo Specialista Oculista potrà proporre le migliori soluzioni.
È risaputo infatti che la Presbiopia si manifesta in epoche e con modalità diverse a seconda che il soggetto sia miope, ipermetrope e/o astigmatico. La Miopia può ritardarne la necessità di correzione per la visione ravvicinata, mentre l’Ipermetropia e l’Astigmatismo si sommano al difetto, causando maggiore difficoltà visive.
Una condizione di non adeguata correzione della Presbiopia può causare l’insorgenza di sintomi da affaticamento, con Cefalea e sensazione di “occhi “pesanti”, il tutto legato allo sforzo per raggiungere una visione nitida.  

Quale occhiale scegliere?

La persona che non ha difetti di vista per lontano potrebbe avere bisogno degli occhiali solo quando legge. I cosiddetti “occhiali da lettura” sono costituiti da una lente positiva, di potere variabile a seconda dell’età, che consente la messa a fuoco degli oggetti vicini.
Se ad una difficoltà visiva per vicino si associa anche un difetto di vista per lontano, può essere indicato l’uso di occhiali bifocali.
Il vivere moderno sta portando all’abbandono sia dell’utilizzo di due distinti occhiali (uno per lontano e uno per vicino), sia delle lenti bifocali (che consento una focalizzazione in cui si esclude la visione “intermedia”), a favore delle lenti progressive, con le quali si riesce a focalizzare l’immagine sia per lontano (oltre i 5 metri) che per vicino (40 cm), con possibilità di compensazione anche per le medie distanze. Svantaggi di questa soluzione: il periodo, più o meno lungo, di adattamento (fino a una quindicina di giorni di uso continuato; sono relativamente rari i casi di incapacità ad adattarsi a questa soluzione) e costo economico delle lenti. 


I vantaggi delle lenti a contatto

Le lenti a contatto multifocali possono essere d’aiuto nella lettura da vicino e nella visione da lontano, senza ricorrere agli occhiali. Oggi esistono vari tipi di lenti a contatto multifocali (diversi materiali e geometrie di costruzione) che riescono a correggere sia il difetto per lontano che quello per vicino.
Le lenti a contatto in silicone idrogel sono molto confortevoli e possono essere indossate a lungo, anche se è indispensabile una preliminare valutazione dello Specialista Oculista per individuare l’eventuale presenza di alterazioni, come la secchezza oculare, che potrebbero limitare o sconsigliarne l’utilizzo.

Eliminare il difetto con la Chirurgia refrattiva

Esistono anche interventi chirurgici che possono correggere il “difetto visivo” della Presbiopia. Vi sono alcune tecniche che utilizzano particolari Laser, tra queste annoveriamo:

  • PRK (Photo Refractive Keratectomy): consiste nel “rimodellamento” della cornea dopo averne asportato meccanicamente la parte superficiale (rimozione dell’epitelio corneale). L’azione del Laser ad eccimeri induce una controllata modifica della curvatura corneale con la creazione di “zone” che consentono la focalizzazione per vicino. Il tessuto superficiale rimosso ricresce spontaneamente sulla cornea “rimodellata”;
  • LASIK (Laser Intrastromal Keratomileusis): l’intervento si effettua in due fasi: nella prima si esegue una sezione “a cerniera” della parte anteriore della cornea, su cui, successivamente, agisce il Laser ad eccimeri per rimodellare la cornea. Eseguito il trattamento Laser si procede al riposizionamento della lamella corneale precedentemente prodotta, che viene fatta aderire, senza punti di sutura, alla porzione sottostante.
  • Femto LASIK (Laser a Femtosecondi): questo particolare Laser utilizza una luce infrarossa con impulsi della grandezza di pochi micron e di brevissima durata che può essere focalizzata a diverse profondità nell’occhio (nella cornea nel caso del trattamento per correggere la Presbiopia) per tagliare i tessuti nel punto desiderato, con una Chirurgia senza utilizzo di bisturi. Il fascio di luce Laser per la sua elevatissima velocità produce bassa energia non arrecando danni all’interno dell’occhio. Questo Laser, nel trattamento della Presbiopia, viene utilizzato nella preparazione del “lembo” cornale utile per procedere al “rimodellamento” dello stroma corneale con il Laser ad eccimeri.

Possibili effetti collaterali

Lo Specialista Oculista, prima di proporre una Chirurgia refrattiva, ha l’obbligo di sottoporre il Paziente a specifici esami clinici e strumentali, per selezionare in modo attento i candidati a queste tecniche chirurgiche e valutarne la reale fattibilità.
La corretta selezione del Paziente consente di ridurre in modo significativo i possibili rischi insiti nelle tecniche descritte: regressione della correzione, formazione di opacità della cornea, alterazioni della riepitelizzazione corneale (nella PRK).

Il cristallino artificiale

Un’altra tecnica di correzione della Presbiopia prevede l’impianto di una lente all’interno dell’occhio, che possa sostituire le funzioni del cristallino. Questo metodo consiste in un vero e proprio intervento chirurgico, con la rimozione del cristallino (mediante intervento di Facoemulsificazione) e la sostituzione di quest’ultimo con una lente intraoculare artificiale. Esistono vari tipi di cristallino artificiale con funzioni di compenso della Presbiopia: bifocale, multifocale o “accomodativo”.
Ovviamente, come per le tecniche Laser descritte, esistono margini di rischio che, insiti in ogni procedura chirurgica, non sono completamente eliminabili: si tratta, ad ogni buon conto, di eventualità che si riscontrano con bassissima frequenza.

In conclusione, la Presbiopia interessa tutti gli individui e deve essere adeguatamente corretta per garantire una buona qualità visiva. Ci sono accorgimenti che possiamo mettere in campo per salvaguardare la salute dei nostri occhi: leggere e lavorare in condizioni di corretta illuminazione, ed effettuare visite specialistiche periodiche presso il Medico Oculista, che saprà indirizzare verso la più adeguata soluzione del difetto visivo.

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