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Se il bambino non cresce

Autore: Prof. Marco Cappa

Il problema della statura è uno dei principali motivi di consulto del Pediatra da parte dei genitori 

La crescita del proprio figlio è un tema molto sentito dai genitori, spesso preoccupati per il timore che il bambino rischi di restare basso, anche da adulto. Anche se nella maggior parte dei casi queste preoccupazioni si rivelano infondate, è opportuno seguire sempre con regolarità la crescita dei propri figli, in modo da affrontare tempestivamente eventuali malattie dell’accrescimento. 


Come valutare la statura

La statura è un parametro caratterizzato da ampia variabilità, tanto che non si può parlare di statura “normale” in senso assoluto, ma di “statura compresa nella variabilità statisticamente normale di una determinata popolazione”. La statura di un bambino “normale” è compresa tra il 3° ed il 97° centile che significa che un bambino al 3° centile avrà 96 bambini su 100 più alti e 3 più bassi di lui. Poiché la crescita del bambino è la risultante della continua e complessa interazione tra fattori genetici e ambientali, l’anamnesi familiare, oltre a quella personale, risultano di fondamentale importanza.
In particolare, la statura di un bambino deve essere valutata anche in relazione a quella dei suoi genitori. È possibile quindi calcolare la statura media dei genitori e il suo “bersaglio genetico”, ovvero la statura presunta. Attraverso un’apposita formula otterremo il range (intervallo di valori) che il bambino raggiungerà al termine del proprio accrescimento.
Inoltre, i parametri della nascita, quali peso e lunghezza rapportati all’età gestazionale e alla crescita durante la gravidanza, sono fondamentali per porre diagnosi di Ritardo Intrauterino di Crescita (IUGR) e/o Basso Peso alla Nascita (SGA).
Circa il 90% dei bambini con ritardo nella statura non è in realtà affetto da alcuna patologia ma presenta varianti fisiologiche del processo di crescita.

La visita del bambino

Per valutare l’adeguata crescita, la visita del bambino prevede, oltre ad un’attenta anamnesi personale e familiare e all’esame obiettivo, la raccolta di alcuni parametri fondamentali come la misurazione corretta dell’altezza; per fare ciò, è necessario curare la posizione del bambino durante la rilevazione dell’altezza e avere a disposizione uno statimetro fissato sul muro e tarato precisamente. Questo risulta fondamentale, poiché la misurazione deve essere assolutamente precisa per permettere di calcolare il parametro più importante della crescita: la velocità di crescita staturale. Questo valore si esprime in cm/anno e si confronta su apposite curve di riferimento.
Durante la visita, il Pediatra dovrà considerare anche altri parametri per poter valutare correttamente lo sviluppo del bambino:

  • circonferenza cranica: va controllata sempre alla prima visita ed ad ogni controllo nei primi due anni di vita; peso corporeo e BMI (peso in Kg/altezza in m2): sono parametri altrettanto importanti perché se si discostano in maniera significativa dalla media possono indicare una malnutrizione o un malassorbimento;
  • eventuale Obesità: se associata a bassa statura, può essere segno di Ipotiroidismo, Ipercortisolismo (malattia che deriva da una prolungata esposizione ad elevati livelli di cortisone nel sangue), Sindrome di Prader-Willi o altre Obesità genetiche;
  • proporzioni corporee: sono da analizzare attentamente per definire il sospetto di bassa statura determinata da anomalie scheletriche. La più utile misura delle proporzioni corporee è rappresentata dal rapporto tra lunghezza del tronco e lunghezza delle gambe. La mancata proporzione tra tronco e gambe, e quindi la bassa statura nel bambino, può essere determinata dalla Sindrome di Turner (in cui si ha una mancanza o una anomalia del cromosoma X) o dal Deficit del gene SHOX (localizzato sul braccio corto del cromosoma X o del cromosoma Y, che hanno caratteristiche simili alla Sindrome di Turner);
  • età ossea: esprime l’età biologica del bambino e può essere compresa fra + 1 anno dall’età cronologica; il ritardo dell’età ossea è una caratteristica comune a molti quadri di bassa statura, e non è comunque da solo indicativo di patologia.

Ritardo Costituzionale di Crescita

Le più frequenti cause di bassa statura sono le varianti fisiologiche del normale processo di crescita che hanno necessità di essere individuate perché possono essere scambiate per patologie della crescita. Una di queste è rappresentata dal Ritardo Costituzionale di Crescita (RCC) che è caratterizzato da deficit staturale modesto (statura inferiore al bersaglio genetico, ma di solito superiore al 3°-5° centile) e ritardo dell’età ossea.
In questi bambini il peso alla nascita è normale, nei primi 2-3 anni di vita si osserva un progressivo rallentamento della crescita, in seguito il soggetto cresce regolarmente lungo i centili più bassi della norma fino all’epoca prepuberale, periodo in cui si verifica un ulteriore, e spesso vistoso, rallentamento della velocità di crescita.


Ritardo della crescita in età puberale

La gran parte dei bambini con un Ritardo Costituzionale di crescita presenta, infatti, anche un ritardo puberale dello sviluppo. L’Accelerazione di Crescita Staturale (SPURT) risulta più tardiva, ovvero la statura definitiva è normale, ma viene raggiunta in epoca successiva rispetto ai coetanei.
Si tratta spesso di una condizione geneticamente correlata, alla storia familiare di una madre con menarca tardivo o un padre che ricorda di aver continuato a crescere dopo i 17-18 anni di età. Talvolta può determinare difficoltà diagnostiche per l’importante rallentamento della velocità di crescita e la ridotta risposta che questi soggetti hanno ai Test di stimolo per l’ormone della crescita (GH).

Bassa Statura Familiare

Altra variante fisiologica è la Bassa Statura Familiare (BSF). Questi bambini presentano un ritardo staturale variabile da modesto a severo, età ossea compatibile con l’età anagrafica e anamnesi familiare positiva per bassa statura (uno o entrambi i genitori con statura inferiore o uguale 10° centile).
Il peso alla nascita è normale, nei primi 2-3 anni si osserva un rallentamento in seguito al quale il soggetto si porta sul centile familiare. In seguito la velocità di crescita riprende e il bambino continua a crescere sui centili più bassi. La pubertà comincia in epoca regolare e la statura definitiva risulta ai limiti bassi della norma, ma compresa entro il bersaglio genetico.

Utilizzo di tabelle per età e sesso

Naturalmente il Pediatra curante dovrebbe avere per ogni bambino il record dei parametri suindicati e aggiornarti periodicamente. Avendo a disposizione le tabelle di crescita del bambino, il Pediatra sarà in grado di individuare coloro che presentano un rallentamento significativo della velocità di crescita staturale, che ricordo è l’indice più sensibile dello stato di salute del bambino.
La velocità di crescita naturalmente deve essere confrontata con tabelle specifiche per età, sesso ed età ossea. In altre parole, un bambino con età inferiore ai 2 anni cresce anche 9 cm all’anno, mentre a 10 anni circa 5 cm all’anno; pertanto è necessario confrontare la velocità di crescita del bambino con le tabelle della velocità di crescita per età e sesso.

Altre possibili cause di bassa statura

Una volta rilevata la velocità di crescita del bambino, e dopo avere escluso altre cause che possono determinare uno scarso accrescimento, quali Celiachia o altre malattie sistemiche (come patologie renali, ematologiche o displasie ossee), l’intervento dell’Endocrinologo/Auxologo Pediatra diventa fondamentale. Potrà infatti valutare se la bassa statura del bambino è determinata da cause endocrine più frequenti, come l’Ipotiroidismo acquisito, e successivamente studiare la funzionalità dell’asse ipotalamo- ipofisario. 

La terapia con GH

Il 1985 è l’anno in cui si è passati dal GH estrattivo al GH ricombinante; questa superiore disponibilità del farmaco e la possibilità di una migliore analisi e valutazione della bassa statura hanno permetto una terapia in grado di migliorare la statura di bambini che senza la quale avrebbero stature francamente al di sotto dei range di normalità.
Lo scopo principale della terapia con GH è quello di normalizzare il ritmo di crescita, ottenere il raggiungimento di una statura finale normale e correggere eventuali anomalie metaboliche. L’inizio precoce della terapia con GH determina sicuramente un migliore risultato finale con il raggiungimento della statura bersaglio. 

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