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Distorsione al ginocchio, le terapie

Autore: Prof. Giuseppe SolarinoDott. Luca Montenegro

Le lesioni da Distorsione del ginocchio sono i traumi più frequenti durante lo svolgimento di alcune attività sportive il cui rischio può essere contenuto seguendo semplici regole

Il ginocchio rappresenta un’articolazione piuttosto complessa, sia dal punto di vista funzionale che anatomico, considerata infatti la presenza di due articolazioni in una: ritenuta principale rispetto a quella tra il femore e la rotula, è l’articolazione fra il femore (l’osso della coscia) e la tibia (il maggiore osso della gamba) che deve rispondere meccanicamente a requisiti di buona mobilità ed ottima stabilità, essendo sottoposta a notevoli sollecitazioni che coinvolgono, oltre le strutture ossee, anche quelle capsulari, meniscali, legamentose e muscolo-tendinee.  

Le Distorsioni del ginocchio

Sono tra i più frequenti traumi dell’apparato locomotore e avvengono per lo più in ambito sportivo, anche se devono essere considerate attività a rischio tutte quelle che prevedono non solo contrasti, ma anche improvvise decelerazioni e cambi direzionali, cadute, impatti e torsioni degli arti.
Essendo la Distorsione definita come la perdita istantanea dei rapporti reciproci di due capi ossei in una articolazione, tale situazione traumatica può portare a danni anatomici di varia entità, da lesioni “semplici” con un rapido recupero funzionale anche in assenza di qualsiasi trattamento specialistico, a quadri morbosi invalidanti per i quali si può rendere necessario un intervento chirurgico.
Nel ginocchio le strutture articolari che possono essere lesionate, in maniera parziale o totale, da sole o in associazione, da una Distorsione includono il sistema legamentoso centrale (legamenti crociati anteriore e posteriore), le strutture legamentose periferiche (legamenti collaterali interno ed esterno) e i menischi (mediale e laterale).

Prestare attenzione ai sintomi

Per una corretta anamnesi è dunque necessario comprendere come si è verificato il trauma e prestare attenzione ad alcuni aspetti come la sensazione soggettiva avuta al momento del trauma: spesso il Paziente che ha riportato una lesione dei legamenti può riferire di avere “udito un crack” e di avere avuto l’impressione che “qualcosa è uscita, si è spostata” all’interno del ginocchio.
Il dolore è un sintomo quasi costantemente presente: un dolore diffuso è un segno aspecifico e quindi poco utile ai fini diagnostici, mentre un dolore con sede ben identificata, è invece indicativo di una lesione dei legamenti dei rispettivi compartimenti. Un altro fattore di rilievo è il tempo di comparsa di un versamento: il Paziente riferisce che “il ginocchio si è subito gonfiato”, e infatti quest’ultimo può apparire tumefatto, e può mostrare un’incapacità funzionale quasi completa del ginocchio, con impossibilità al carico sull’arto leso.

Le rotture del menisco

Rappresentano le più comuni lesioni traumatiche del ginocchio ed interessano più spesso il menisco mediale, che è saldamente ancorato alla capsula, essendo meno frequenti le rotture del menisco laterale che è più mobile; solo in rari casi il danno riguarda entrambi i menischi.
Una distinzione essenziale deve essere fatta tra le lesioni traumatiche, tipiche dell’età giovane adulta, e quelle degenerative, intimamente connesse al fisiologico processo di invecchiamento di queste strutture fibrocartilaginee.
Il trattamento delle lesioni meniscali può teoricamente essere sia conservativo che chirurgico, ma in genere, non avendo il menisco capacità riparative, spesso è necessario ricorrere al trattamento chirurgico, in Artroscopia.


 

Le lesioni dei legamenti

Si distinguono in acute e croniche, in rapporto al tempo trascorso dal trauma: se nelle lesioni acute il quadro clinico è caratterizzato da dolore, gonfiore e impotenza funzionale del ginocchio, nelle forme croniche la lesione del legamento può tradursi in una condizione che il soggetto definisce di “instabilità”, con sensazione di cedimento del ginocchio e timore di caricare sull’arto.
Nelle forme acute, in regime di pronto soccorso, è spesso utile aspirare il liquido dall’articolazione per alleviare il dolore e per verificare l’eventuale presenza di sangue. Inoltre, l’esecuzione di un esame radiografico è utile per escludere eventuali lesioni fratturative.
Nelle forme croniche, il dato anamnestico di trauma distorsivo, un corretto inquadramento delle instabilità con Test specifici per verificare la “tenuta” o la lassità del ginocchio sono di fondamentale importanza per una diagnosi corretta e per impostare il trattamento più idoneo.

Terapia e riabilitazione

Il trattamento delle lesioni del legamento crociato anteriore è spesso chirurgico, ma essenzialmente è dettato dalle richieste funzionali del soggetto: un approccio conservativo può essere adottato per scelta del Paziente, specie da chi ha una attitudine sedentaria o pratica sport “a basso impatto”, come il nuoto e la bicicletta; in questi casi, per cercare di evitare ulteriori episodi distorsivi, si può ricorrere all’utilizzo di un tutore ortopedico durante lo svolgimento di alcune attività a rischio e impostare un programma fisiochinesiterapico specifico e di rinforzo della muscolatura della coscia.
Nei soggetti ad elevata richiesta funzionale è invece consigliata la ricostruzione del legamento; all’intervento seguirà un periodo di riabilitazione e dopo qualche mese sarà in genere concessa la ripresa dell’attività sportiva.
Nelle lesioni dei legamenti collaterali, il ricorso alla terapia chirurgica è al contrario infrequente; un periodo di riposo variabile, Crioterapia e utilizzo di ginocchiera, oltre che Fisiokinesiterapia, è spesso sufficiente per un buon recupero funzionale dell’articolazione.

Prevenirle è possibile

Nella maggior parte dei casi le Distorsioni del ginocchio sono causate da traumi acuti, non sempre prevedibili. È però possibile contribuire a ridurre il rischio di lesioni seguendo alcune semplici regole:

  • evitare il sovrappeso corporeo e mantenere un buon tono-trofismo della muscolatura della coscia: i muscoli sono gli stabilizzatori attivi delle articolazioni e possono anche essere in grado di vicariare una lesione legamentosa;
  • eseguire un adeguato riscaldamento ed esercizi di stretching muscolare prima di iniziare l’allenamento o la competizione sportiva: un muscolo pronto a rispondere alle sollecitazioni meccaniche può proteggere l’articolazione;
  • utilizzare abbigliamento e calzature adeguate al tipo di attività che si vuole svolgere, ludicoricreativa o ginnico-sportiva che sia;
  • fare attenzione ai terreni e ai campi di gioco: se sconnessi o scivolosi sono da considerare come fattori di rischio.

 

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