Stampa questa pagina

Microforeste cittadine, migliorano l’aria delle nostre città

Autore: Dott. Paolo Tasini

La necessità di trovare soluzioni rapide per la tutela dell’ambiente ha portato allo sviluppo di progetti innovativi

I cambiamenti climatici e le prospettive, purtroppo negative, che emergono dalla ricerca scientifica degli ultimi decenni sono con evidenza rappresentati da un processo di trasformazione e degradazione dell’ambiente che ci circonda; il simbolo di questo tragico ed evidente mutamento è la sparizione di sempre più ampie aree di foreste, in particolare tropicali, che della natura sono cuore e polmone. Una foresta è una grande area occupata da alberi ed è il frutto di un lento processo evolutivo che coinvolge insiemi di esseri viventi in grado di creare le condizioni per l’avvento della copertura arborea.

La natura sta scomparendo?

Negli anni settanta da bambino adoravo una storia di Paperino in cui Qui Quo Qua, volendo marinare la scuola, entravano furtivamente nel laboratorio di Archimede rubando dei semi in grado di germogliare sul cemento e sull’asfalto. Nottetempo li spargono su Paperopoli e l’indomani tutta la città si trova immersa in un foresta lussureggiante. È una festa: Paperino rispolvera la sua amaca, i nipoti si lanciano all’avventura, Archimede è estasiato dal successo della sua ricerca, solo Paperone è furioso, i suoi affari precipitano. Questa immagine disneyana di natura ribelle ma divertente è comune nella cultura occidentale del dopoguerra: la selva oscura dei secoli passati è diventata un luogo d’avventura, un “playscape” . Ma oggi questo sentimento leggero sta cedendo il passo e della natura abbiamo nuovamente paura. Diversamente dal passato non temiamo il perderci nelle sue ombre o il finire preda dei suoi puntuti abitanti, piuttosto ci spaventa la sua scomparsa.

Microforeste, polmoni verdi

Proprio in virtù della situazione ambientale che sta rapidamente evolvendo verso uno scenario critico dal punto di vista della qualità dell’aria, dell’acqua e del surriscaldamento, compromettendo anche la salute pubblica delle metropoli, sono nate numerose iniziative che potranno coinvolgere città e relative amministrazioni nel miglioramento della qualità della vita. La realizzazione delle Microforeste cittadine può rappresentare una concreta ed efficace realizzazione di polmoni verdi nelle aree urbane, ovviamente con il prevalente intento di portare l’attenzione dell’opinione pubblica sul grave problema della qualità dell’aria nelle città. Proporre oggi, per le nostre città, la realizzazione di Microforeste è essenzialmente un’operazione culturale come quelle che si stanno affacciando in più parti del mondo: buona l’ultima installazione temporanea di Klaus Littmann “ For Forest. Il fascino indomito della natura ”, basato su di un’opera grafica di Max Peintner, che dal 9 settembre al 27 ottobre 2019 si trova allo stadio Wörthersee di Klagenfurt in Carinzia e che vede la piantumazione provvisoria di 300 alberi maturi.


Come realizzarle

Il progetto delle Microforeste cittadine prevede in modo essenziale, educativo e facilmente realizzabile, l’identificazione di aree adeguate, che possano essere sottratte al cemento o all’asfalto o che stiano ospitando piccole zone inutilizzate o comunque compatibili, per la creazione di Microforeste della dimensione di  50/70 mq;  la loro composizione arborea contemplerebbe la piantumazione di specie adeguate ad una crescita sinergica e con crescita di comunità vegetali propedeutiche le une alle altre. La piantumazione deve comprendere una scelta vegetale che tenga conto dei passaggi evolutivi. La manutenzione accorta e costante avrà la finalità di promuovere il processo di crescita. La realizzazione, oltre alla posa delle alberature che faranno nel tempo la struttura portante dell’insediamento, prevede l’utilizzo di piante erbacee ed arbustive con particolari funzioni: azotofissatrici, accumulatrici, impollinatrici e antisettiche.

Nuovi paesaggi urbani

Operazioni di questo tipo sono stimoli da leggersi all’interno di un quadro di “Green Infrastructure” ovvero di tecniche e tecnologie di sperimentazione per la creazione di paesaggi multi-funzionali. È una delle meritevoli linee guida dell’ “European Commission” che si affianca alla grande costruzione della rete Natura 2000 ovvero della spina dorsale dell'infrastruttura verde europea.
La “Green Infrastructure” è una rete strategicamente pianificata di aree naturali e semi-naturali con caratteristiche ambientali progettate e gestite per fornire una vasta gamma di servizi ecosistemici come la depurazione delle acque, la qualità dell'aria, lo spazio per la ricreazione e la mitigazione e l'adattamento del clima. Questa rete di spazi verdi (terrestri) e blu (d'acqua) contribuisce a migliorare le condizioni ambientali e quindi la salute e la qualità della vita dei cittadini. Supporta anche un'economia verde, crea opportunità di lavoro e migliora la biodiversità. Sono temi fondamentali per i nostri territori urbani che hanno nel tempo sperperato il loro capitale naturale e che hanno bisogno di una nuova cultura, che coltivi la sensibilità e la cura per l’ambiente che ci sostiene.

Cron Job Starts