Nel panorama attuale, l’adozione della mobilità sostenibile è diventata una priorità globale, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale delle nostre attività quotidiane e migliorare la qualità della vita. Secondo i dati diffusi dall’Agenzia Europea dell’Ambiente, il settore dei trasporti è responsabile di circa un quarto delle emissioni totali di CO2 in Europa, il 71,7% delle quali viene prodotto dal trasporto stradale. L’UE mira a ottenere, entro il 2050, una riduzione del 90% delle emissioni di gas serra dovute ai trasporti (rispetto ai livelli del 1990) in modo da raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 così come previsto dal Green Deal europeo.
Per riuscire a ridurre così significativamente le emissioni di CO2 dei veicoli privati e commerciali, non serve un miracolo ma una riconversione dei comportamenti, dei veicoli, della produzione, delle tecnologie, degli stili di vita. Molte limitazioni sono già state applicate in diverse città d’Italia per le vetture diesel e per quelle a benzina più inquinanti, ma ulteriori limitazioni dovranno essere introdotte nei prossimi anni non solo per quel che riguarda la circolazione, ma anche per la produzione e la vendita.
Una mobilità più sostenibile
Le tecnologie digitali stanno rivoluzionando la mobilità sostenibile in vari modi: i veicoli elettrici stanno guadagnando terreno grazie alle innovazioni tecnologiche; la loro crescente autonomia, unita a una rete di stazioni di ricarica accessibile e a soluzioni di gestione intelligente della carica, li rende una scelta sempre più attraente per i consumatori. Inoltre, i veicoli connessi utilizzano dati in tempo reale per ottimizzare la guida, aumentando l’efficienza e riducendo l’impatto ambientale complessivo.
Le applicazioni mobili per il trasporto pubblico, la condivisione di veicoli e le biciclette in sharing hanno reso più semplice per le persone pianificare i propri spostamenti e ridurre la dipendenza dall’auto privata. Queste app offrono informazioni sul traffico in tempo reale, orari dei mezzi pubblici e opzioni di mobilità alternative, incoraggiando l’adozione di mezzi di trasporto più sostenibili.
Le piattaforme di condivisione dei veicoli stanno emergendo come una soluzione per ottimizzare l’uso delle risorse. Grazie a queste tecnologie, le persone possono noleggiare veicoli solo quando ne hanno bisogno, riducendo il numero complessivo di veicoli in circolazione e, di conseguenza, le emissioni di CO2. La diminuzione dell’uso di veicoli a combustione interna e la transizione verso veicoli elettrici contribuiscono a ridurre l’inquinamento atmosferico, migliorando la qualità dell’aria e riducendo il rischio di Malattie respiratorie.
L’uso di mezzi di trasporto sostenibili, insieme alla condivisione dei veicoli, può ridurre significativamente i costi legati alla proprietà di un’auto. Le persone possono risparmiare su carburante, assicurazione e manutenzione. Inoltre, l’adozione di biciclette e percorsi pedonali, sostenuta da app e sistemi di mobilità connessi, promuove uno stile di vita attivo e salutare.
Infrastrutture intelligenti
Le città intelligenti stanno sfruttando la tecnologia per ridisegnare lo spazio urbano in modo più sostenibile. Le infrastrutture intelligenti, come semafori sincronizzati, parcheggi intelligenti e reti di trasporto connesso, migliorano la fluidità del traffico, riducono i tempi di percorrenza e promuovono l’uso di mezzi di trasporto sostenibili. Le tecnologie digitali contribuiscono a ottimizzare il flusso del traffico, riducendo ingorghi e tempi di percorrenza. Ciò si traduce in una migliore mobilità urbana e in un minor stress legato al traffico per i cittadini.
Cosa ne pensano i cittadini italiani
Per comprendere come i cittadini italiani si rapportano alla mobilità sostenibile e alle tecnologie digitali, la Fondazione per la Sostenibilità Digitale ha condotto un’indagine su un campione rappresentativo di persone di diverse età, livelli di istruzione e sensibilità alla sostenibilità. La ricerca, dal titolo “Sustainable Mobility 2023: come il digitale rivoluziona la mobilità urbana sostenibile”, si basa sull’indice DiSI™ City, sviluppato dalla Fondazione per la Sostenibilità Digitale in collaborazione con l’Istituto di Studi Politici “S. Pio V” e analizza il ruolo delle tecnologie digitali nell’adozione della mobilità sostenibile nelle 14 città metropolitane italiane. “Il digitale può avere un ruolo di primo piano nell’evoluzione, sostenibile, del settore della mobilità e dei trasporti. Una parte significativa del cambiamento passerà però dalle scelte dei cittadini, ed è per questo motivo che conoscere i loro punti di vista in merito è un obiettivo di fondamentale importanza anche e soprattutto per le nostre Istituzioni. La mobilità urbana sostenibile è un obiettivo ambizioso, ma il digitale rappresenta una risorsa fondamentale per raggiungerlo.” Questo ha affermato Stefano Epifani, Presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale.