Stampa questa pagina

Allergie, quale prevenzione

Autore: Dott.ssa Elena Besco

Alcune piante si rivelano particolarmente utili nel ridurre i sintomi legati alle Allergie stagionali

Anche la stagione autunnale è spesso caratterizzata dall’insorgenza di Allergie in aggiunta alle classiche Malattie da raffreddamento. Le cause dell’Allergia in autunno possono essere diverse: i pollini, le polveri o i peli di animali con i loro allergeni, che vengono riconosciuti come corpi estranei dal sistema immunitario, e provocano pertanto nell’organismo il rilascio di anticorpi ed istamina. Tale sostanza, in particolare, ha un ruolo di primo piano nelle risposte infiammatorie e allergiche.
I sintomi dell’Allergia in autunno rientrano nel quadro della Rinite allergica caratterizzata da lacrimazione oculare, starnuti, tosse e naso che gocciola. Si può avere anche l’insorgenza dell’Asma, una condizione in seguito alla quale le vie aeree si restringono, per cui la respirazione appare difficoltosa e subentrano segni di fiato corto. A volte si può trattare anche di reazioni alimentari, specialmente in caso di Sindrome orale allergica. 

La terapia tradizionale

L’Allergia in autunno può essere trattata con farmaci antistaminici che, bloccando l’azione dell’istamina, alleviano gli starnuti, il prurito e gli altri sintomi allergici. Per favorire la fuoriuscita del muco e per liberare il naso, si utilizzano i decongestionanti. Per ridurre l’infiammazione nasale, il Medico può inoltre prescrivere corticosteroidi che, in genere, sono somministrati sotto forma di spray. Per curare l’Allergia può essere utile il ricorso alla Terapia immunospecifica che consiste nell’esporre in maniera graduale l’organismo a dosi di allergene, in modo che l’organismo possa diventare tollerante; in questo modo i sintomi possono essere tenuti lontani per alcuni periodi. In ogni caso è sempre necessario affidarsi al parere del Medico che deciderà la cura più adeguata al singolo caso.

Un aiuto dalla Fitoterapia

Accanto alle terapie sopra citate possiamo attingere alla Fitoterapia che rappresenta un’ottima alternativa ai farmaci tradizionali. In natura, infatti, sono presenti numerosi estratti fitoterapici che, grazie alle loro proprietà antinfiammatorie e antistaminiche, sono piuttosto utili in caso di Allergie stagionali o negli stati infiammatori legati alla stagione invernale. A tale scopo vorrei ricordare alcune piante particolarmente rappresentative come il Ribes nero, l’Uncaria, la Perilla e il Cappero. Vediamo quindi quali sono le loro principali proprietà e in che modo agiscono sul nostro organismo.

Il Ribes nero

Il “Ribes nigrum L.”, comunemente detto Ribes nero, è una pianta appartenente alla famiglia delle Sassifragacee nota per i suoi impieghi nei disturbi allergici delle vie respiratorie (Asma bronchiale, Rinite), Eczemi e Dermatiti da contatto e Malattie reumatiche. Il suo uso più comune è sotto forma di gemmoderivato o macerato glicerico (MG), che è una preparazione ottenuta dai tessuti embrionali freschi della pianta, come le gemme, in una miscela di acqua, alcol e glicerina. Dai semi si ricava invece un olio che contiene un’alta concentrazione di acido γ-linolenico (AGL), ma anche un’elevata concentrazione di acido a-linolenico (ALA) entrambi dotati di proprietà antinfiammatorie. Le gemme, ricche di olio essenziale, flavonoidi e glicosidi, agiscono come stimolanti delle ghiandole surrenali nella produzione di cortisolo, un cortisone endogeno che aiuta l’organismo a reagire alle infiammazioni. Questa particolare attività aumenta la produzione di steroidi surrenalici, normalmente secreti dalle ghiandole per contrastare ogni tipo di stress o lesione, stimola la conversione di proteine in energia, elimina le infiammazioni e inibisce temporaneamente l’azione del sistema immunitario che scatena le Allergie.
Il gemmoderivato di Ribes nero viene perciò impiegato per la sua potente proprietà antinfiammatoria e antistaminica che agisce sia a livello cutaneo, sia a livello delle vie respiratorie. Se ne consiglia quindi l’uso in caso di Asma, Riniti allergiche e croniche, Bronchiti, Laringiti, Faringiti, Dermatiti e Congiuntiviti. Ha inoltre un’azione immunostimolante, combatte la stanchezza e aumenta la resistenza al freddo prevenendo così le Sindromi influenzali.
Inoltre, in caso di Tosse secca e Raucedine persistenti, si può associare l’uso del Ribes nero a quello della Rosa canina. In caso di Allergie, invece, in autunno è bene iniziare una profilassi naturale con il Ribes nero: si consiglia di assumere 50 gocce di macerato glicerico di Ribes nero in un po’  d’acqua la mattina prima della colazione. È consigliabile seguire questa terapia per almeno tre mesi.


 

L’Uncaria

Un’altra specie vegetale nota in letteratura per le sue proprietà immunostimolanti, antivirali e antinfiammatorie è sicuramente l’Uncaria, pianta rampicante tipica della foresta pluviale dell’America centrale e meridionale.
La droga è rappresentata dalla corteccia; in essa sono stati identificati diciassette diversi alcaloidi, triterpeni ed altre sostanze benefiche. Di particolare interesse sono gli “alcaloidi ossindolici pentaciclici”: per la presenza di tali molecole l’Uncaria vanta numerose proprietà farmacologiche come quella antinfiammatoria, immunostimolante, antivirale e antiaggregante piastrinica.
Le proprietà immunostimolanti sono associate a un aumento dei linfociti B e T, a una stimolazione della fagocitosi (capacità posseduta da diverse cellule di ingerire materiali estranei e di distruggerli) e ad un aumento di interleuchine, le proteine secrete da cellule del sistema immunitario; l’attività antivirale è invece ascrivibile ai glicosidi dell’acido quinovico che sono in grado di inibire l’attività della DNA-polimerasi e della transcriptasi inversa, due degli enzimi chiave della replicazione dei virus a DNA e dei retrovirus.

La Perilla

Ampiamente utilizzata nella Medicina Tradizionale Cinese, la Perilla è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Labiate. Le sue principali proprietà sono quelle antinfiammatorie e immunomodulatorie ascritte alle foglie, e quelle antireattive dell’olio estratto dai semi: il meccanismo d’azione risiede nella riduzione dell’infiammazione allergica e nell’inibizione dell’enzima lipossigenasi e della formazione delle immunoglobuline E (IgE), un tipo di anticorpi coinvolti nella risposta immunitaria.
Dai semi di Perilla si ricava un olio ricco di acidi grassi omega-3 e omega-6 utile per controllare i livelli di colesterolo, per la salute dell’apparato cardiovascolare e, in generale, per contrastare gli stati infiammatori dell’organismo. L’olio di semi di Perilla è infatti utilizzato in diversi protocolli terapeutici per la cura di Asma, Dermatiti atopiche, Riniti, Psoriasi, Malattie infiammatorie croniche intestinali, Colite ulcerosa, Sindrome premestruale e Lupus. Oltre all’elevato contenuto di acidi grassi, l’olio di Perilla presenta buone quantità di polifenoli e vitamina E che fungono da conservanti preservandolo dall’ossidazione e dall’irrancidimento.


 

Il Cappero

È il bocciolo del “Capparis spinosa”, arbusto diffuso in tutto il Mediterraneo che appartiene alla famiglia delle Capparidacee ed è originario delle regioni africane. Fu diffuso dagli arabi in Asia e in Europa intorno al XVI secolo, in modo particolare nell’isola di Pantelleria, patria del noto e omonimo Cappero di Pantelleria, sicuramente il più pregiato e conosciuto in tutto il mondo.
I primi risultati e le evidenze scientifiche hanno consentito di individuare un notevole effetto protettivo da parte del Cappero verso i più comuni allergeni. I Ricercatori hanno quindi dimostrato che alcune sostanze in esso contenute possono influenzare positivamente la salute, sostenendo le difese dell’organismo soprattutto nei soggetti allergici. In particolare, sono in grado di rinforzare la stabilità delle cellule che sono predisposte all’Allergia. Infatti, quando gli allergeni vengono a contatto con queste cellule, anziché diventare molto reattive e attivare i mediatori dell’infiammazione, che poi producono gli effetti che tutti conosciamo (lacrimazione, starnuti o altro), sono invece stabilizzate e quindi meno sensibili a queste sostanze esterne scatenanti, che possono essere polvere, polline o altro. I Capperi sembrano inoltre essere responsabili dell’attività antistaminica e un loro consumo giornaliero può portare evidenti benefici.
È bene ricordare che numerosi alimenti sono in grado di accentuare il fenomeno allergico, grazie alla loro capacità di stimolare il rilascio di istamina, è quindi consigliabile ridurne il consumo, soprattutto nel periodo legato alla manifestazione allergica. L’istamina e le sostanze istaminosimili sono i principali mediatori di tutte quelle reazioni che sono alla base della sintomatologia allergica. È evidente pertanto che le persone allergiche o che presentino un’ipersensibilità alimentare trarranno notevoli benefici astenendosi dall’assunzione degli alimenti ricchi di istamina preformata (come i formaggi fermentati) e da quelli che inducono la liberazione di istamina nell’organismo (come il cioccolato); vanno invece assunti con cautela i cibi ad alto contenuto di salicilati, conservanti, tiramina e serotonina.
Infine, le proprietà antinfiammatorie del Cappero sono ascrivibili alla presenza di due bioflavonoidi (isoginkgetina e ginkgetina), che hanno dimostrato un’azione inibitoria nei confronti di un fattore di trascrizione coinvolto nei processi infiammatori. 

 

Cron Job Starts