Autore: Dott. Marco Galignano

 

Riflessi e respiri

Come sappiamo, il corpo umano attua, gestisce e controlla molte funzioni inconsce tramite il raffinato lavoro dei due sistemi nervosi collegati, centrale e periferico. Nei grovigli neuronali della mente, i percorsi sinaptici si illuminano e si spengono costantemente, creando pensieri coscienti oppure riflessi neurovegetativi inconsapevoli. Le funzioni basilari del corpo umano funzionano in modo inconscio: la pulsazione cardiaca, la rigenerazione linfatica e lo scorrimento dei fluidi, il lavoro incessante del sistema nervoso stesso, la digestione, la respirazione, e anche l’audizione, a pensarci. La respirazione è una funzione involontaria ma, allo stesso tempo, se concentriamo l’attenzione su noi stessi, può essere controllata o modificata. Questo è il fulcro della questione: la respirazione è un riflesso e dovrebbe essere sempre un meccanismo inconscio, neurovegetativo, non compromesso dalla sfera mentale ed emotiva.
Ma la respirazione può essere soggetta ad alterazioni provocate da nevrosi, turbamenti o sofferenze, oppure da agenti disturbanti (fumo, inquinamento, vita sregolata) che possono creare patologie come Asma, Bronchiti, infezioni, neoplasie, disturbi umorali o di regolazione del sonno.
La naturalezza dovrebbe essere la base organica. La spontaneità del respirare, tra l’altro, è anche il punto di partenza per un eventuale utilizzo virtuoso delle favolose potenzialità della voce. Per le performance artistiche, come fanno gli attori o i cantanti; oppure per altre professioni: Docenti, Avvocati, Speaker, Giornalisti e chiunque usi la voce a livello relazionale o pubblico per adempiere nel miglior modo al proprio lavoro.