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Microbiota, protegge la nostra salute

Autore: Prof. Giancarlo Isaia

Questa complessa biomassa che affolla l’intestino ci protegge da molte malattie ma le sue modificazioni possono alterare il nostro stato di salute 

Con la sua complessa funzione nell’ambito della fisiologia umana, il Microbiota svolge uno dei ruoli più significativi nello scenario della nostra salute. Negli ultimi anni il Microbiota ha inoltre iniziato ad essere oggetto di sempre più numerosi studi scientifici che mirano ad approfondirne le sue funzioni e relazioni con il nostro organismo. Ma vediamo di spiegare meglio di che cosa si tratta.

Che cos’è il Microbiota

Per Microbiota si intende l’insieme degli organismi unicellulari, in maggioranza batteri, per lo più di tipo anaerobico, cioè che crescono esclusivamente in assenza di ossigeno; si tratta di più di 1500 specie che albergano normalmente in vari organi ed in particolare nell’intestino, in una quantità valutata attorno ai 200 mila miliardi, costituendo una complessa realtà biologica, un tempo definita “flora batterica intestinale”, che può essere considerata un vero e proprio organo del corpo umano.
I batteri che compongono il Microbiota dell’apparato digerente non sono distribuiti in maniera omogenea: nello stomaco e nel duodeno sono relativamente pochi, da dieci a mille per grammo di tessuto, mentre nel digiuno e nell’ileo il loro numero aumenta decisamente, da diecimila a dieci milioni per grammo, per raggiungere la densità più elevata nel colon, dove si possono contare da cento a mille miliardi di cellule batteriche per grammo. Tali batteri sono in grado di svolgere un elevato numero di funzioni ed assicurano il mantenimento di un delicato equilibrio con l’ospite che, quando si altera, può favorire lo sviluppo di numerose patologie.

L’imprinting materno

La composizione del Microbiota è influenzata innanzitutto da quello materno, ma anche dall’ambiente esterno; fin dalla nascita infatti gli invisibili ospiti, iniziano a “contaminare” il neonato già durante il suo passaggio in vagina, oppure, se la nascita avviene con parto cesareo, lo fanno subito dopo, trasferendosi dalla pelle della madre. Successivamente, nel corso della vita, la composizione del Microbiota può variare sotto l’influsso di diversi fattori ambientali, i più rilevanti dei quali sono il peso corporeo, le terapie antibiotiche e soprattutto l’alimentazione: di particolare importanza, per la conservazione della salute del Microbiota, è l’assunzione di alimenti Prebiotici e Probiotici.

Prebiotici e probiotici

Per Prebiotici intendiamo sostanze organiche non digeribili, capaci di stimolare selettivamente la crescita e/o l’attività di un numero limitato di batteri benefici presenti nel colon. Nella grande maggioranza sono carboidrati, in particolare oligosaccaridi: tra questi, rivestono un ruolo importante i frutto-oligosaccaridi (conosciuti come FOS) ed in particolare l’Inulina. Si trovano nelle banane, nel miele, nella frutta secca, nella farina di frumento, nell’aglio, nei fagioli, negli asparagi e nei legumi.
Parlando di Probiotici si fa invece riferimento a diversi ceppi batterici dotati di un potenziale effetto di protezione per l’organismo ospite. Alcuni sono coinvolti nella fermentazione lattica (i cosiddetti “fermenti lattici”) consistente nella digestione del lattosio, da cui producono acido lattico, un composto assai utile a mantenere l’equilibrio del Microbiota, mentre altri sono normalmente presenti nell’intestino (genere “Bifidobacterium”). Per alimenti probiotici, la cui assunzione risulta in genere molto ben tollerata, si indicano prodotti alimentari (frequentemente lattiero-caseari) ai quali sono state aggiunte quantità sufficientemente elevate di batteri in grado di resistere all’azione del succo gastrico e della secrezione biliare e di insediarsi nell’intestino, aderendo alle cellule epiteliali e contrastando così l’adesione di alcuni germi patogeni.


La funzione protettiva

Questa complessa biomassa (Microbiota) che affolla l’intestino e che ne influenza le funzioni e la fisiologia, è stata oggetto negli ultimi anni e in tutto il mondo di numerose ricerche, la maggior parte delle quali sono state condotte su modelli animali, ma anche i dati ottenuti nell’uomo indicano che protegge da molte malattie e che, di converso, le sue modificazioni possono alterare lo stato di salute dell’organismo. Riportiamo di seguito le principali funzioni fisiologiche di questo vivacissimo organo:

  • modella e controlla il sistema immunitario, difendendoci da molte malattie;
  • svolge un ruolo protettivo, costituendo un’efficace barriera a livello della parete intestinale, che inibisce la crescita, l’ingresso e lo sviluppo di microrganismi nocivi provenienti dall’esterno;
  • diversi studi hanno dimostrato una correlazione tra longevità e Microbiota;
  • la composizione e la funzionalità del Microbiota influenza a sua volta numerose risposte fisiologiche, con particolare riferimento al sistema endocrino-metabolico, gastroenterico, immunologico, nervoso ed osseo;
  • un Microbiota sano assicura un corretto metabolismo dei cibi e la produzione di vitamine e di enzimi come la polisaccaridasi, che aiuta a digerire la verdura.

È quindi del tutto evidente dagli studi disponibili in letteratura che il mantenimento di un Microbiota sano ed efficiente, soprattutto se composto da diverse specie batteriche, rappresenta un’importante metodologia per il mantenimento della salute, soprattutto negli anziani, e che l’alimentazione svolge al riguardo un’importante funzione; in particolare, una dieta ricca di verdura, frutta e cereali integrali garantisce un elevato apporto di quelle fibre che conferiscono la massima biodiversità del Microbiota, importante presupposto per una sua positiva influenza sulla salute dell’individuo.

La salute degli anziani

Negli ultimi anni numerose ricerche si sono focalizzate sull’importanza dei rapporti fra il Microbiota e le patologie dell’anziano con particolare riferimento alle Malattie autoimmuni, alle Malattie infiammatorie croniche intestinali, all’Obesità, al Diabete mellito di tipo 2, a numerose Malattie neurodegenerative come la Demenza e il Parkinson, alle Malattie cardiovascolari, all’Osteoporosi e a vari tipi di Tumori. Tutte queste malattie, particolarmente frequenti in età geriatrica, possono essere efficacemente prevenute con l’adozione sistematica, fin dalla giovane età, di comportamenti alimentari corretti, e coerenti con le raccomandazioni della scienza medica, finalizzate al mantenimento di un soddisfacente stato di salute dell’apparato digerente. Per questo motivo l’Accademia di Medicina di Torino, centenaria istituzione culturale in campo medico, ha deciso di supportare due progetti di Ricerca su “Cibo, Microbiota e salute”, finanziati dalla storica azienda vitivinicola Batasiolo.

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