Colesterolo, quali accorgimenti per abbassarlo

Autore: Dott.ssa Rebecca Marzocchi

In caso di eccesso di colesterolo nel sangue, il primo approccio è mirato al cambiamento dello stile di vita, modificando l’alimentazione ed eliminando la sedentarietà 

Il colesterolo è un grasso che viene prodotto per circa l’80% dal nostro corpo e per il resto viene assunto con la dieta; in assenza di alterazioni patologiche, più colesterolo assumiamo con la dieta, meno ne produciamo e viceversa, in una sorta di auto-compensazione che il nostro organismo mette in atto al fine di mantenere livelli di colesterolemia stabili nel tempo.
Se il meccanismo di compenso si altera, l’eccesso di colesterolo può avere effetti nocivi sulla salute mentre, se mantenuto nei giusti limiti di normalità, è importantissimo per il nostro organismo poiché svolge funzioni fondamentali: è un componente importante della parete delle cellule, partecipa alla formazione della vitamina D, contribuisce alla formazione della bile, necessaria per la digestione degli alimenti, ed è il precursore di ormoni steroidei come il testosterone e gli androgeni.

Colesterolo buono e cattivo

Nel circolo sanguigno il colesterolo si trova legato a specifiche lipoproteine (LDL e HDL) che lo trasportano nell’organismo. Più precisamente, le HDL (High Density Lipoprotein), che vengono comunemente definite “colesterolo buono”, non si depositano nelle arterie, ma rimuovono il colesterolo in eccesso dai tessuti periferici per portarlo al fegato o ai tessuti steroidogenici, come le ghiandole surrenali o le gonadi. Le LDL (Low Density Lipoprotein), o “colesterolo cattivo”, al contrario, trasportano il colesterolo dal fegato alle cellule dell’organismo. Quando presenti in quantità eccessiva, tendono a depositarsi sulla parete delle arterie, provocandone ispessimento e indurimento progressivi. Questo processo, chiamato Aterosclerosi, può portare nel tempo alla formazione di vere e proprie placche (o ateromi) che ostacolano il flusso sanguigno. Nei casi più gravi, il flusso sanguigno viene addirittura bloccato, causando malattie quali l’Infarto del miocardio e l’Ictus cerebrale.

Come valutare l’assetto lipidico

Nonostante sia un grasso utile per l’organismo, le evidenze scientifiche mostrano sempre più come sia importante mantenere nel sangue livelli di colesterolo bassi, tanto che, negli anni, i livelli target raccomandati sono stati notevolmente ridotti e personalizzati in base al rischio cardiovascolare dei Pazienti. Per una corretta valutazione dell’assetto lipidico, tuttavia, è impreciso far riferimento al solo colesterolo totale, ma è sempre meglio valutare sia i livelli di colesterolo LDL sia di quello HDL, dal momento che il colesterolo HDL rientra nel conteggio di quello totale ma, a differenza di quello LDL, più è alto e meglio è per la nostra salute. Alcune persone, seppure non numerose, infatti, sembrano avere un colesterolo totale alto, ma semplicemente perché hanno un livello di colesterolo HDL molto alto, in alcuni casi anche superiore a 100 mg/dL, facendo apparire quello totale alterato. Davanti ad esami ematochimici che rimandano ad un’alterazione dell’assetto lipidico è sempre bene consultare il Medico in modo che possa interpretare in maniera appropriata l’esito dei nostri esami, aggiungendo, se necessario, esami di approfondimento diagnostico.

Colesterolo alto, che fare?

Sebbene la maggior quota di colesterolo venga prodotta dal nostro organismo, in caso di Ipercolesterolemia, il primo approccio è sempre mirato al cambiamento dello stile di vita, modificando l’alimentazione e togliendo la sedentarietà. Quando dieta e movimento non sono sufficienti, allora si può passare alla terapia farmacologica.
Per quanto riguarda l’alimentazione, si può affermare che la dieta migliore è sempre quella Mediterranea, caratterizzata da un elevato contenuto di frutta e verdura, cereali, perlopiù integrali, legumi, frutta oleosa, olio d’oliva, latticini, preferibilmente magri, pesce azzurro e limitate quantità di carne, uova e dolciumi.


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