Autore: Dott. Giuseppe Musca

Cause non connesse a malattie cardiache

Le palpitazioni possono essere provocate anche da patologie che provocano Tachicardia o che causano extrasistoli. Tra queste ricordiamo l’Ipertiroidismo (malattia dovuta ad un aumento degli ormoni tiroidei); l’Ipoglicemia (diminuzione dello zucchero nel sangue), l’Anemia (riduzione dell’emoglobina), l’Ipotensione, la febbre, la disidratazione per un apporto insufficiente di liquidi oppure per la presenza di vomito e/o diarrea, la Calcolosi della colecisti, la Gastroduodenite, l’Ernia iatale e le alterazioni degli elettroliti, cioè dei sali minerali, ad esempio il potassio e il sodio, che si trovano nel sangue e nei fluidi corporei. In giuste quantità, sono fondamentali per mantenersi in buona salute e per il buon funzionamento dell’organismo. Spesso la loro riduzione conseguente a vomito, diarrea o uso di alcuni farmaci, può causare irregolarità del battito cardiaco e quindi palpitazioni.

Cause connesse a malattie cardiache

In altri casi invece le palpitazioni sono l’espressione di una aritmia e quindi sintomo di una malattia cardiaca. La probabilità che le palpitazioni siano legate a una situazione di aritmia è maggiore quando il soggetto presenta malattie delle coronarie come nel caso di Infarto pregresso; oppure in caso di problemi di pressione alta o ancora di complicazioni a livello cardiaco quali l’Insufficienza cardiaca, problemi alle valvole cardiache o del muscolo cardiaco.

Una visita di controllo

Nella maggior parte dei casi le palpitazioni non devono allarmare, però potrebbero essere l’espressione di un problema più importante e quindi sintomo di una malattia cardiaca quando, ad esempio, si accompagnano a vertigini o a stati di confusione, quando si avverte la sensazione di svenire oppure quando le palpitazioni sono seguite realmente da uno svenimento; quando si hanno difficoltà respiratorie; se si sentono dolori o sensazione di pressione o tensione al petto, alla mascella o al braccio; e infine quando è presente sudorazione fredda.
Comunque, se si verifica un episodio singolo e più episodi di palpitazioni è sempre bene recarsi dal proprio Medico curante il quale cercherà di scoprire se le palpitazioni sono legate o meno a un problema cardiaco più serio. Per far ciò, il Medico, per prima cosa procederà con una anamnesi dettagliata e vi chiederà le caratteristiche delle palpitazioni cercando di capire quando sono iniziate, quanto tempo durano e con quale frequenza si verificano, se si manifestano all’improvviso e con quali sintomi. Le indagini devono anche evidenziare se le palpitazioni si presentano in seguito a determinate attività o situazioni, quali lo svolgimento dell’esercizio fisico o dopo aver bevuto caffè, e se si presentano in particolari momenti della giornata.