Autore: Dott. Maurizio Giuseppe Abrignani

 

Buone regole per il post-Infarto

Vediamo quali sono i principali accorgimenti da adottare nel post-Infarto:

  • seguire la terapia prescritta: è fondamentale per evitare che si possa ripetere l’evento cardiaco. II Paziente deve seguire attentamente le indicazioni fornite, sia per il dosaggio sia per i tempi di assunzione: i farmaci, per agire, devono essere costantemente presenti nell’organismo alla concentrazione efficace e la loro sospensione comporta il mancato controllo della malattia;
  • dieta equilibrata: è bene privilegiare il consumo di grassi insaturi (presenti, ad esempio, nel pesce e nell’olio d’oliva), ridurre i grassi saturi (carne, insaccati, formaggi) ed attuare una dieta ricca di fibre, con un corretto apporto di frutta, verdura e cereali integrali, con l’obiettivo di ridurre la quantità di colesterolo nel sangue, ma anche l’aggregazione piastrinica e i fattori infiammatori; il rischio di Ipertensione arteriosa può essere ridotto usando moderate quantità di sale da cucina;
  • svolgere attività fisica: può agire come un farmaco che incide sui principali fattori di rischio cardiovascolare e, in particolare, aiuta nella diminuzione di peso corporeo, pressione arteriosa, frequenza cardiaca, trigliceridi e glicemia; molte persone colpite da attacco cardiaco possono cominciare gradualmente a nuotare, camminare o svolgere esercizi di ginnastica dolce a corpo libero; si ricorda che ogni altra attività sportiva è consigliata solo dopo un’attenta visita medica;
  • smettere di fumare: continuare a fumare espone al rischio di nuovi problemi cardiaci, che potrebbero rendere necessario un nuovo ricovero o addirittura essere fatali; Quest’abitudine annulla o riduce in modo importante sia il beneficio di quanto fatto durante il ricovero sia l’azione dei farmaci; ridurre solamente il numero delle sigarette è poco utile, perché a poco a poco si tornerebbe alla quantità abituale;
  • attività sessuale: un normale rapporto col partner abituale implica uno sforzo pari a salire 1-2 piani di scale; se si è in grado di fare quest’attività, non ci sono controindicazioni; se invece crea ansia o se durante il rapporto si avverte dolore toracico o altri sintomi è bene parlarne con il proprio Medico;
  • lavoro: la maggior parte delle persone colpite da Infarto può ritornare al lavoro entro 2/3 mesi ma vanno considerati sia il danno cardiaco sia il tipo di lavoro; è opportuno programmare l’attività da svolgere valutando sempre il tempo a disposizione e prefissando un limite alla durata dell’impegno lavorativo, suddividere in piccole attività il compito da svolgere, effettuare brevi pause, applicare in caso di bisogno semplici tecniche di rilassamento, imparare a dire no a richieste impreviste o eccessive e a delegare parte delle responsabilità.

Aspetti psicologici

Lo stress è una reazione dell’organismo alle sollecitazioni ambientali e ha un ruolo importante nelle cardiopatie: aumenta frequenza cardiaca, pressione arteriosa e glicemia ed è responsabile dei danni alle pareti dei vasi. Tuttavia è possibile controllarlo: il segreto è riconoscere gli agenti stressanti, per poi cambiare le modalità di risposta (ad esempio modificando gli orari della propria giornata e rifiutando impegni non necessari). Se non modificabili, gli agenti stressanti possono però essere accettati. La respirazione profonda, applicata per pochi minuti al giorno, è la tecnica più comune per ridurre lo stress. Svolgere esercizio fisico quotidiano e dedicare al relax e al sonno un buon numero di ore sono altre misure efficaci. Un Infarto porta con sé notevoli conseguenze sull’umore; le sensazioni più comuni sono la paura che l’attacco possa ritornare, la collera e la depressione. Tutto è però superabile se si trova la giusta determinazione. L’Infarto può essere considerato come un’occasione per tornare a guardare alla vita con occhi diversi.


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