Autore: Dott.ssa Stefania Alfieri

Una terapia ben scelta e personalizzata può risolvere molti dei disturbi legati a questo particolare periodo, migliorando salute e qualità della vita 

La Menopausa rappresenta un momento critico nella vita della donna nonostante si tratti di un passaggio fisiologico, una tappa obbligata così come la pubertà e l’adolescenza.
Solitamente esordisce in prossimità dei 50 anni ed è caratterizzata dalla scomparsa del ciclo mestruale per almeno dodici mesi consecutivi; la cessazione del ciclo mestruale è causato dall’interrotta produzione, da parte dell’ovaio, degli estrogeni e del progesterone, sostanze ormonali normalmente rilasciate nel circolo ematico, con importanti implicazioni a livello sia fisico che psicologico e vissute spesso dalle Pazienti in modo drammatico e conflittuale. L’esordio della Menopausa sembra dipendere anche da fattori genetici, razziali e sociali. Può essere anticipata anche da alcuni fattori negativi quali fumo di sigaretta, scorretta alimentazione, abuso di alcool, indice di massa corporea inferiore alla norma e scarsa attività fisica.

Come si manifesta

L’arrivo della Menopausa, sia essa fisiologica o indotta da chirurgia o terapie farmacologiche, è un momento di transizione caratterizzato da alcuni sintomi che influenzano soprattutto la qualità della vita della donna, mentre altre manifestazioni rientrano nell’ambito di vere e proprie malattie organiche che possono compromettere lo stato di salute delle Pazienti. Si parla di vampate di calore con sudorazioni in particolare notturne, dolori muscolo-articolari, diminuzione del desiderio sessuale, atrofia vaginale con dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali), Cistiti ricorrenti, Incontinenza urinaria causata da una perdita di turgore ed elasticità delle mucose genito-urinarie, modificazioni del metabolismo con evidente aumento ponderale, Depressione, Osteoporosi.

Modificazioni degli organi di senso

Parlando delle mucose, sono interessate tutte le mucose dei vari distretti dell’organismo, comprese quelle dell’occhio che risentono particolarmente di questa nuova condizione di assenza della componente ormonale. Le donne, infatti, lamentano secchezza oculare causata da una riduzione della secrezione lacrimale (sensazione di sabbia nell’occhio); secchezza della bocca accompagnata da una alterazione delle sensazioni gustative per riduzione della salivazione; modificazioni delle sensazioni olfattive fino all’incapacità a percepire gli odori (anosmia); ed infine difficoltà digestive per ridotta attività delle ghiandole gastrointestinali.

Altri possibili cambiamenti

Oltre alle modificazioni sopra descritte, si verifica una serie di cambiamenti che intensificano nella donna quei disturbi psicologici tipici di questa fase della vita. Le manifestazioni anomale, legate a questo particolare periodo, durante il quale gli estrogeni hanno esaurito la loro produttività, sono l’aumento dei peli sul labbro superiore, sul mento, a volte anche sulle guance; i capelli tendono a perdere di lucentezza e corposità, appaiono secchi e può comparire l’Alopecia, cioè la riduzione della componente pilifera in sede ascellare e pubica; la cute perde di spessore ed appare sottile e disidratata. La scomparsa degli estrogeni è infatti accompagnata da una minore produzione di collagene, sostanza che consente un maggiore turgore a tutto l’organismo, in particolare a mucose e pelle, quindi una maggiore idratazione, luminosità e compattezza dei tessuti.


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