Autore: Dott. Giuseppe GullottaMelissa Gullotta

Quali precauzioni per i piccolissimi

Più i bambini sono piccoli, più la disidratazione può essere grave. Ecco perché quando il vomito e la diarrea si presentano sotto i sei mesi è necessario contattare quanto prima il Pediatra di famiglia, che consiglierà la terapia più opportuna, oltre ad eventuali esami di approfondimento per escludere altre patologie. In ogni caso, per proteggere i bambini nell’epoca della vita in cui questa infezione può essere più seria, esiste la possibilità di vaccinarli contro il rotavirus, il principale responsabile della malattia. Si tratta di un vaccino da somministrare in 2-3 dosi: la prima tra 6 e 12 settimane di vita, la seconda e la terza entro le 24-32 settimane. Solo alcune regioni italiane il vaccino è offerto (tutto o in parte) dal Servizio Sanitario Nazionale, mentre in altre è completamente a carico della famiglia.
Un encomio particolare va alla Regione Sicilia che ormai da diversi anni ha un calendario vaccinale all’avanguardia mondiale e fornisce tutti i vaccini, obbligatori e facoltativi, in maniera del tutto gratuita a tutti i bambini nelle diverse età individuate dal calendario vaccinale.

La rialimentazione

Non appena si è risolto il vomito, anche se è ancora presente la diarrea, è necessario proporre al bambino i cibi solidi. Si è visto, infatti, che la rialimentazione precoce porta a un rapido recupero del peso, senza peggiorare il decorso della diarrea. Al contrario, il digiuno o l’ipoalimentazione prolungati possono essere responsabili di una maggior durata della diarrea. Non è necessario adottare una dieta completamente “in bianco”, è però importante che l’alimentazione sia effettuata con cibi semplici, non elaborati, povera in zuccheri semplici e grassi, che potrebbero prolungare la sintomatologia.

I farmaci

Come già detto, l’utilizzo dei farmaci è sconsigliato, in ogni caso sarà il Pediatra di famiglia a stabilirlo. Per contrastare gli attacchi di vomito o di diarrea esistono farmaci specifici, tuttavia il loro utilizzo è sconsigliato in età pediatrica, perché possono provocare effetti collaterali. Al massimo, si può provare a utilizzare un farmaco assorbente come la smectite.
In aggiunta alla soluzione reidratante, si possono somministrare i probiotici, in particolare prodotti a base di “Lactobacillusrhamnosus” e “Saccharomycesboulardii” che si sono dimostrati efficaci nel ridurre la durata e i sintomi della malattia.
Per quanto riguarda l’utilizzo di antibiotici, questo viene prescritto molto raramente nelle Gastroenteriti, in primo luogo perché la causa di queste infezioni è nella maggior parte dei casi virale e sui virus gli antibiotici sono inefficaci. Non solo, anche nel caso in cui l’infezione sia batterica, non sempre la terapia antibiotica è utile, al contrario può essere controproducente e prolungare la persistenza dei microrganismi nell’intestino. Sarà sempre il Pediatra di famiglia a valutare la complessità della sintomatologia e le condizioni generali del bambino per un’adeguata terapia: evitare sempre il fai da te nell’uso degli antibiotici.

Il ritorno a scuola

Poiché le Gastroenteriti sono particolarmente infettive, è bene che il bambino riprenda a frequentare la comunità solo quando il vomito e la febbre sono scomparsi, ha iniziato a rialimentarsi normalmente e la consistenza delle feci è normalizzata.


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