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Raucedine, quando la voce si abbassa

Autore: Dott. Lorenzo Santandrea

La Raucedine può essere causata da un problema alle corde vocali, ma può costituire anche il campanello d’allarme per altre patologie importanti

La Raucedine, o Disfonia, è un sintomo comune a molte patologie; si tratta infatti di un’alterazione della voce in senso sia qualitativo che quantitativo che va a interessare, oltre alla laringe in senso stretto, anche altri organi che contribuiscono a generare il suono. Non si parla infatti solo con le corde vocali ma anche col polmone, che apporta il soffio d’aria espiratorio; poi con la faringe, il cavo orale e i seni paranasali e, infine, con il controllo esercitato su tutti questi organi e apparati dal sistema nervoso. Quindi anche patologie polmonari, come l’insufficienza respiratoria, che possono determinare una riduzione e una alterazione nel gestire la fase espiratoria, adeguandola alle dinamiche della produzione della voce; così pure come forme patologiche miste, quali Enfisema polmonare e Asma bronchiale in fase acuta e cronica. Dal punto di vista clinico, le Disfonie si classificano in organiche (quando le cause interessano la laringe o gli altri organi coinvolti nella produzione della voce) e in funzionali, quando non ci sono cause organiche o turbe motorie. Vediamole in dettaglio.

Se la causa è organica

Le Disfonie provocate dalla laringe sono le Laringiti acute e croniche (queste ultime possono essere sia specifiche che aspecifiche). Le forme più frequenti di Laringiti acute sono quelle virali, batteriche e da funghi, molto diffuse nei mesi più freddi: esse si presentano con un aumento di sangue nella mucosa delle corde (una o entrambe) che a volte interessa il muscolo vocale, con conseguente insufficienza della capacità di vibrazione della glottide; nei casi più gravi si può arrivare fino all’afonia. Le Laringiti micotiche si presentano con una patina biancastra sulle corde vocali, ciò che richiede l’esclusione di altre patologie come le Leucoplachie o le forme difteriche: quest’ultima forma è attualmente scomparsa nelle popolazioni occidentali  in seguito alla vaccinazione di massa, ma potrebbe riaffacciarsi nel panorama sanitario italiano in seguito al flusso migratorio dai Paesi africani. Le Laringiti croniche aspecifiche sono caratterizzate da edemi, aumento cronico di liquidi, ispessimento della mucosa e sviluppo di cellule anormali: sintomi che vedono come cause determinanti il fumo di tabacco, l’alcool, i fumi e i vapori irritanti. La laringoscopia evidenzia un edema (accumulo di liquidi) nella regione posteriore della stessa laringe e nelle corde vocali; nei casi più gravi si manifesta un Granuloma o un’Ulcera da contatto. Invece le Disfonie organiche a carico dei seni paranasali e della faringe sono provocate da un abuso vocale e da infiammazioni croniche, di cui sono responsabili malattie come il Diabete e la Malattia da Reflusso Gastroesofageo. Quest’ultima, molto frequente, si presenta con una sintomatologia subdola, con dolore lieve a carico della faringe, sensazione di corpo estraneo che determina un continuo raschio, tosse stizzosa sia diurna che notturna, alito cattivo e spasmi della laringe notturni.


 

Le forme specifiche

Queste ultime sono rappresentate da gravi patologie che nei Paesi occidentali sono abbastanza rare, e la laringe presenta lesioni come Ulcere e Granulomi; un’altra causa di Disfonia è provocata dalle alterazioni anatomiche della regione della glottide che ne coinvolgono la mucosa. Le forme che interessano l’epitelio sono quelle provocate da Displasie, Papillomi e Carcinomi.
Per quanto riguarda la Displasia, si tratta di una alterazione della forma della mucosa in cui è più probabile l’evoluzione tumorale rispetto al tessuto sano circostante; essa può assumere la caratteristica di lesione con formazione di placche biancastre oppure presentarsi rossa per aumentato afflusso di sangue. I Carcinomi, a volte, sono l’evoluzione di una alterazione della forma della mucosa; altre volte sono l’esito di atteggiamenti scorretti di cui non c’è reale bisogno. In ogni caso, la Disfonia che dura da più di un mese in un soggetto adulto deve indurre alla massima attenzione. Il Papilloma,  invece, è molto più frequente nel sesso maschile, può colpire sia adulti che bambini e ha un’origine virale, più frequentemente da HPV (“Human Papilloma Virus”). Viene diagnosticato effettuando un prelievo bioptico durante la laringoscopia.

Noduli e Polipi

I Noduli sono forme che interessano le mucose della laringe e sono l’espressione di anomalie di funzionamento protratte nel tempo, tanto che regrediscono con la terapia logopedica. Quanto ai Polipi, si tratta di formazioni che si presentano con un aspetto sessile (quando aderisce strettamente al tessuto) o peduncolato (se aderisce mediante un peduncolo). Queste Cisti delle corde possono avere un contenuto giallastro o bianco sporco, dovuto a detriti dell’epidermide o di colesterolo; le lacerazioni dei vasi sanguigni sono dovute, in soggetti predisposti, a piccole emorragie verificatesi in  seguito a sforzi vocali, uso di farmaci anticoagulanti, fase premestruale, tosse e così via.

Se la causa è un trauma

Un tipo di trauma è quello che si verifica in seguito a complicanze della Chirurgia della ghiandola tiroidea, dove viene lesionato il nervo laringeo inferiore che provoca la paralisi di una corda vocale. Un altro è quello di una limitazione dei movimenti di un muscolo della laringe, per via di una intubazione della trachea o dell’applicazione prolungata di sondini naso-gastrici; un altro ancora è rappresentato da traumi della laringe.

Se il disturbo è neurologico o endocrino

Il tremore vocale che si verifica nel Morbo di Parkinson e nelle Sindromi parkinsoniane è di tipo neurologico, così come la Disfonia può essere causata da lesioni del cervello in cui si ha una incoordinazione muscolare con voce tremante. Ci possono poi essere malattie di tipo endocrino (quali Ipotiroidismo, Ipertiroidismo, eccesso di ormoni tiroidei in circolo ed eccesso di produzione di estrogeni) che possono condurre a Disfonia: in particolare, in alcune donne l’eccessiva produzione di estrogeni determina un edema o una congestione delle corde vocali. Altresì, vi sono modifiche anatomiche che si verificano  durante la vita sessuale di una donna (menarca, dismenorrea, gravidanze, menopausa e così via) in grado di portare alla formazione di Raucedine.


 

Gli esiti degli interventi

Allorché si asporta un tumore, la conseguenza è una Disfonia che richiede un intervento conservativo: quest’ultimo è inteso come intervento che conserva, appunto, l’incrocio tra la via aerea e la via digestiva, grazie al quale il Paziente continua a respirare per le vie naturali e a fonare, cioè a emettere suoni. Nei casi di laringectomia totale, dove la via respiratoria e quella digestiva vengono separate, la fonazione viene assicurata mediante rieducazione logopedica con la voce cosiddetta “erigmofonica”, o esofagea, che consente di parlare sfruttando l’aria dello stomaco invece di quella proveniente dai polmoni, oppure mediante l’applicazione di una valvola fonatoria realizzata mediante una fistola tra esofago e trachea. Vi è infine la voce artificiale, che utilizza un laringofono in grado di produrre artificialmente le vibrazioni tipiche delle corde vocali.

A ogni caso la sua cura

Come per tutte le patologie, il trattamento di tutti questi casi di Disfonia o Afonia è funzionale a una corretta diagnosi, perché si tratta di sintomi di uno stato morboso che richiede la cura della malattia che l’ha provocato, con eventuali trattamenti a base di antiinfiammatori e antibiotici somministrati sia per via sistemica che per via inalatoria.  

Le Disfonie disfunzionali

Queste derivano da anomalie di funzionamento di alcuni organi e si distinguono in due grossi gruppi: forme primarie, causate da un sovraccarico, e forme secondarie, dovute a una patologia preesistente, in genere di natura psichica. Queste forme possono derivare da alterazioni dello stato fisiologico, da un utilizzo inadeguato del sistema respiratorio polmonare, da una postura scorretta, da un utilizzo anch’esso scorretto della muscolatura della laringe, da comportamenti fono-polmonari inadeguati (dovuti al fatto che non vi è sincronismo tra le pause respiratorie e la produzione della voce, con la conseguenza che il soggetto parla in apnea). In particolare, la cattiva respirazione (superficiale) non consente un rifornimento di aria ai polmoni, provocando così l’attivazione dei muscoli della laringe per poter regolare il flusso respiratorio. La postura scorretta si ripercuote soprattutto sulla respirazione, in quanto l’ampiezza dei movimenti del diaframma viene ridotto.Tornando alle forme primarie, queste ultime si instaurano perché si fa un uso non corretto o eccessivo della voce, soprattutto in chi fa della voce un mezzo di lavoro (insegnanti, avvocati, politici, ecc.) o in chi è costretto a parlare in ambienti rumorosi, oppure si tratta di cantanti o attori che utilizzano la voce senza una preparazione adeguata; può anche essere il caso di soggetti che cercano di imitare modelli vocali non consoni alle proprie altezze di tono. Le forme secondarie, invece, sono dovute principalmente a situazioni di stress o conflittuali, sia in ambiente familiare che lavorativo, in cui il soggetto, senza volerlo, cerca di attirare l’attenzione delle persone circostanti. La Raucedine assume qui le caratteristiche dell’Afonia, ed è molto frequente nelle adolescenti, dove si presenta in modo improvviso e, altrettanto improvvisamente, scompare. La Disfonia disfunzionale, infine, non essendo dovuta ad alcuna causa organica, beneficia del solo trattamento logopedico, che andrà indirizzato a correggere l’atteggiamento responsabile, a cui potrà associarsi eventualmente un sostegno psicologico. 

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