Autore: Dott.ssa Manuela Accardi

L’andamento del peso corporeo nel tempo è uno tra i vari fattori da considerare per risalire alla causa del problema 

La mancanza o cessazione anomala delle mestruazioni (il termine scientifico è Amenorrea) è un segno clinico di frequente riscontro nella pratica medica; è un sintomo che può rappresentare l’espressione di lievi disfunzioni delle strutture che regolano la corretta ciclicità mestruale, o dipendere da più gravi e complesse condizioni cliniche. Prima di tutto, bisogna considerare che le mestruazioni sono l’esito di un processo che coinvolge numerosi organi, quali i genitali interni (utero, ovaie, vagina) e il sistema nervoso centrale (ipotalamo ed ipofisi) che comunicano attraverso un circuito ormonale interdipendente: l’asse ipotalamoipofisi- ovaio. Qualsiasi anomalia a carico di questi organi o di questo circuito di comunicazione ormonale può causare Amenorrea. 

Le cause

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) ha riassunto le cause di Amenorrea in tre grandi gruppi, distinti in base ai valori normali o alterati di estrogeni, FSH (ormone follicolo-stimolante, prodotto dall’ipofisi e deputato a stimolare la progressione verso la maturazione dei follicoli ovarici e quindi alla produzione di estrogeno e progesterone) e di PRL (prolattina, ormone prodotto dall’ipofisi, il cui ruolo fondamentale nella donna è la produzione del latte). Semplificando, possiamo fondamentalmente ricondurre l’assenza di ciclo mestruale a:

  • anomalie della funzione ipotalamo- ipofisaria (sistema nervoso centrale);
  • difetti di produzione ormonale periferica (ovaio);
  • anomalie della via genitale di efflusso (utero e vagina).

Per arrivare alla diagnosi e soprattutto per riconoscere la causa dell’Amenorrea, sarà fondamentale distinguere tra una forma primaria (quando l’Amenorrea si verifica prima della comparsa delle prime mestruazioni) ed una secondaria (quando si verifica dopo la comparsa del primo ciclo mestruale) e se siano o meno presenti i caratteri sessuali secondari quali, ad esempio, lo sviluppo dei peli del pube, la crescita del seno e l’allargamento del bacino. La loro assenza depone, infatti, inequivocabilmente per una mancanza assoluta di pregressa esposizione alla stimolazione da parte degli estrogeni. L’Amenorrea primaria, in particolare, si evidenzia nella donna che non ha ancora avuto la comparsa del primo ciclo mestruale al compimento dei 16 anni di vita, in presenza di normale sviluppo dei caratteri sessuali secondari o, in assenza di questi ultimi, l’assenza della prima mestruazione a 14 anni di età. Per Amenorrea secondaria, si intende invece l’assenza del flusso mestruale per un periodo di almeno 6 mesi in una donna che ha avuto precedenti cicli mestruali regolari o di almeno 12 mesi in una donna con cicli caratterizzati da intervalli superiori a 35 giorni.
Dovremo inoltre distinguere cause fisiologiche di Amenorrea (tra queste l’età prepubere, la gravidanza, l’allattamento, la menopausa) e cause patologiche. Queste ultime possono ricondursi a condizioni psicologiche (Anoressia nervosa, Depressione), ormonali (alterazioni della funzionalità tiroidea, Tumori del surrene e dell’ipofisi), ovariche (Sindrome dell’ovaio policistico, Malattie autoimmuni, fallimento ovarico precoce e menopausa precoce, tumori), extragenitali (alterazioni dell’assetto cromosomico e patologia malformativa dell’apparato genitale). Sebbene la lista delle cause sia molto lunga, la maggior parte si può ricollegare a quattro diverse condizioni: la Sindrome dell’ovaio policistico (o anovulazione cronica da aumentati livelli di ormoni maschili o iperandrogenismo), l’Iperprolattinemia, l’Anovulazione cronica da causa ipotalamica ed il fallimento ovarico.


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