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Congestione nasale, dalla diagnosi alla terapia

Autore: Dott.ssa Daria Salsi

Per attivare un trattamento efficace è importante capire quale sia la causa che determina il problema 

La Congestione nasale o Ostruzione nasale è una condizione frequente sia nell’adulto che nel bambino; consiste nell’infiammazione di tutto il rivestimento della mucosa nasale, il termine medico è Rinite.
Alla Congestione nasale si associano di solito altri sintomi come rinorrea (secrezione di muco), starnuti, cefalea, lacrimazione, tosse, febbre e riduzione dell’olfatto e del gusto.
Le Riniti possono essere di tipo allergico, non allergico o infettive.

La Rinite allergica

Questo tipo di Rinite può essere stagionale, cioè causata da una varietà di allergeni che derivano dal polline, oppure perenne, principalmente causata dagli acari della polvere e dai peli degli animali, infine di tipo professionale, derivante cioè dalle particelle sospese nell’aria sul posto di lavoro. L’esposizione a particelle sospese nell’aria, come polvere di legno, sostanze chimiche o altre sostanze irritanti, può causare sia una risposta allergica che non allergica.
La Rinite allergica è il risultato di una reazione immunitaria mediata da immunoglobuline di tipo IgE. Identificare gli allergeni ambientali che scatenano i sintomi della Rinite può essere importante per la sua gestione.

Accorgimenti da adottare

La riduzione dell’esposizione agli allergeni degli acari della polvere e ai peli di animali può essere ottenuta rimuovendo tappeti, tende e moquette, utilizzando l’aspirapolvere settimanalmente, lavando la biancheria da letto a 60 C°, usando l’aria condizionata, riducendo l’umidità degli ambienti in cui si vive, dotando le stanze di filtri dell’aria antiparticolato ad alta efficienza; inoltre, se si convive con animali domestici, è bene confinarli in ambienti privi di moquette e lavarli spesso.

Il trattamento della Rinite allergica stagionale

La terapia prevede l’utilizzo di antistaminici orali o di corticosteroidi intranasali che, in casi gravi, possono essere combinati insieme. Si ritiene che l’irrigazione salina del naso allevi i sintomi, aiutando a eliminare il muco in eccesso, a ridurre la congestione e a migliorare la respirazione. Il rapporto rischio/beneficio degli antistaminici di seconda generazione è così favorevole da essere considerati la terapia di prima linea per la Rinite allergica lieve insieme al corticosteroide nasale. Infine, come ultima risorsa, può essere presa in considerazione l’Immunoterapia. Come trattamento della Rinite allergica, di cui conosciamo l’allergene, si può utilizzare l’Immunoterapia sottocutanea (SCIT) che prevede l’iniezione sottocutanea di estratti di un allergene; si inizia a basse dosi che vengono progressivamente aumentate per produrre l’immunità del Paziente.
Riguardo invece alla Rinite allergica perenne il trattamento primario è la prevenzione. Infine, per entrambe, le condizioni infine può essere considerata la riduzione chirurgica dell’Ipertrofia dei turbinati, che sono strutture anatomiche situate all’interno del naso e ricoperte dalla mucosa che si gonfia causando la congestione.


Le Riniti non allergiche

Questo tipo di Riniti, conosciute come non allergiche perenni oppure idiopatiche (di cui non si è individuata la causa), comprendono numerose tipologie. La Rinite di tipo vasomotorio, causata da sostanze irritanti, da cambiamenti di temperatura, di umidità, dall’uso di alcool, dalla attività fisica; è sostanzialmente una disfunzione di tipo nervoso. All’interno delle Riniti vasomotorie si distingue anche quella gustativa, associata all’ingestione di alcuni cibi e di bevande alcoliche. La Rinite medicamentosa è causata dall’uso prolungato e ripetitivo di decongestionanti nasali topici o dall’uso di droghe (cocaina).
La Rinite ormonale è correlata al ciclo mestruale e alla gravidanza. Durante la gravidanza è 6 volte più frequente l’insorgenza della Sinusite come complicanza; i sintomi si risolvono in 2 settimane dopo il parto. La Rinite indotta da farmaci è causata dall’utilizzo di specifici farmaci (come ad esempio gli ACE inibitori). La Rinite atrofica è provocata dall’atrofia delle cellule ghiandolari; i sintomi includono croste nasali, secchezza, cattivo odore.
La Rinite anatomica è indotta da alterazioni strutturali, come la deviazione del setto nasale, dalla presenza di polipi ostruenti o da lesioni nasali benigne o maligne.
La iperreattività nasale a stimoli non immunologici, cioè l’esagerazione della risposta della mucosa nasale a qualsiasi stimolo, è alla base di queste Riniti non allergiche. La fisiopatologia della Rinite non allergica non coinvolge la mediazione delle IgE e la sua diagnosi dipende dall’anamnesi, dalla conoscenza dell’ambiente lavorativo e dai sintomi del Paziente.
L’irrigazione con soluzioni isotoniche saline costituisce il trattamento standard e svolge un ruolo importante per tutti i tipi di Riniti non allergiche perché promuove la chiarezza ciliare/detersione nasale. Il trattamento vede nella Rinite vasomotoria e nella Rinite medicamentosa l’utilizzo di corticosteroidi intranasali che sono il trattamento di prima linea. Nella Rinite atrofica, può essere utile invece un ciclo occasionale di antibiotici, se necessario per l’infezione acuta.
Gli antistaminici orali di nuova generazione riducono il prurito nasale, la rinorrea e gli starnuti e la congiuntivite ed hanno un’indicazione nella Rinite vasomotoria.
Nei casi di formazioni polipoidi ostruenti, è consigliata la terapia con corticosteroidi orali, ad eccezione dei bambini e delle donne gravide. La terapia con antileucotrieni e cromoni nasali è utilizzata come seconda-terza scelta mentre la terapia di combinazione di più farmaci può fornire un vantaggio terapeutico nelle Riniti gravi.

Test diagnostici

I test che possono essere eseguiti nella valutazione della Rinite allergica o non allergica includono: i prick-test, che sono utili per escludere una malattia allergica, e i prelievi ematici per determinare i livelli sierici di IgE (immunoglobuline E) o IgG (immunoglobuline G) specifici per gli allergeni, e anche le IgE totali.
Altre indagini utilizzate sono l’endoscopia nasale e le indagini radiologiche come la TC (Tomografia Computerizzata) o la RM (Risonanza Magnetica) del massiccio facciale per lo studio delle strutture nasali e nei casi trattati chirurgicamente che non rispondono ai trattamenti medici.

La Rinite infettiva

Questo tipo di Rinite è causata da infezioni virali respiratorie e può essere complicata da un’infezione batterica. Le infezioni solitamente causano edema della mucosa con disfunzione della attività ciliare nasale. Le cavità nasali con bassi livelli di ossigenazione associate alla rinorrea stagnante possono indurre una proliferazione batterica. Il trattamento prevede la terapia antibiotica specifica, preceduta da tampone nasale per isolare l’agente infettante.

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