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Materiali ecologici

Autore: Arch. Marco CapelliniAntonella Ciana

Utilizzare i materiali naturali nella produzione industriale, nell’architettura e nel design  può portare a grandi benefici in termini di riduzione di emissioni dannose e limitare i consumi energetici

Ecodesign e progettazione ambientalmente sostenibile, ancora poco conosciuti, trovano in MATREC la massima espressione delle loro potenzialità. MATREC è infatti la prima EcoMaterials Library dedicata ai materiali ambientalmente sostenibili e al loro impiego nel mondo della produzione industriale, dell’architettura e del design.
Nata nel 2002 da un’idea dell’Arch. Marco Capellini, che qui intervistiamo, diventa subito protagonista del design per la sostenibilità internazionale e dell’eco-innovazione partecipando ai più importanti eventi mondiali, mettendo a disposizione dei propri abbonati informazioni su materiali ambientalmente sostenibili (riciclati, naturali, bio) provenienti da tutto il mondo, suddivisi per categorie e corredati da schede descrittive. […]

Cosa dicono le prove di applicazione di questo progetto?

Quello che è emerso è che ci sono materiali utilizzati per la realizzazione di prodotti (che consumiamo e/o utilizziamo giornalmente o mensilmente) che ci impiegano anche centinaia o migliaia di anni per rigenerarsi. In altri casi invece indossiamo capi di abbigliamento per i quali la rigenerazione dei materiali può variare da pochi mesi a diversi anni. A oggi, dopo due anni dall’inizio del progetto, abbiamo indicizzato oltre 500 materiali di uso comune nel mondo industriale, tra naturali e riciclati, suddivisi per tipologia e origine. Questi indici saranno a breve associati a tutti i materiali presenti nella Eco- Materials Library di MATREC per essere a disposizione di aziende e progettisti. Abbiamo fatto un altro grande passo in avanti per rendere sempre più “eco” l’innovazione di un prodotto…

Cosa sono i materiali “naturali”?

Sono quelli per l’appunto di origine naturale e che quindi si possono rigenerare continuamente. Possono essere di origine vegetale (cotone, canapa, juta, ramiè, sisal, cocco, ginestra, ibisco ecc.), animale (lana, angora, alpaca, cachemire, cammello, mohair ecc.) o minerale e si rigenerano al termine di ogni ciclo di produzione e consumo entro determinati tassi di sfruttamento. […]


 

Quali benefici ambientali ne derivano?

I principali benefici ambientali derivanti dall’utilizzo di materiali naturali e rinnovabili in sostituzione del vergine o non rinnovabile possono essere: garanzia di continuità nel ciclo di approvvigionamento delle materie prime; riduzione dei consumi energetici; riduzione delle emissioni che alterano il clima.

Di seguito, proponiamo la sintesi di presentazione di alcuni dei materiali riciclabili più importanti:

  • Bambù: è la pianta legnosa che cresce più rapidamente al mondo, sempreverde e molto vigorosa. Comprende oltre 68 generi e circa 1000 specie, può raggiungere anche 40 m di altezza e 30 cm di diametro e si compone di fibre di cellulosa inserita in una matrice di lignina. Impieghi: legname da costruzione (grazie alla sua notevole resistenza), stuoie, bastoni, ombrelli, mobili.
  • Canapa: la sua fibra ha ottime proprietà termoacustiche, oltre a essere altamente traspirante, igroscopica e resistente alla muffa e agli attacchi di insetti e roditori. Dalla pianta si ricavano la stoppa, la fibra tessile, e il canapulo (residui legnosi). Impieghi: la sua fibra viene utilizzata sotto forma di pannelli come isolante termoacustico di intercapedini, pareti, coperture, controsoffitti o sottopavimenti. Usata anche per la produzione di funi e in àmbito marino e tessile.
  • Carta: costituita da materie prime fibrose vegetali e prodotta dalla polpa di legno (di solito tenero, come abete o pioppo), ma anche con polpa di cellulosa ottenuta da cotone, lino, canapa e, ovviamente, carta riciclata. A seconda della grammatura (rapporto tra peso e superficie) si classifica in: carta (fino a 150 g/m² con spessore 0,03 - 0,3 mm); cartoncino (da 150 a 450 g/m² con spessore maggiore di 0,3 mm); cartone (oltre 450 g/m² spesso fino a 2 mm). Impieghi: produzione di fogli, libri, giornali ecc., ma anche come elemento decorativo d’arredo e, in àmbito sanitario, carta igienica, fazzoletti, tovaglioli ecc. […]
  • Cotone: la sua fibra, ricavata dalla bambagia che avvolge i semi, è costituita da cellulosa (95% circa) e il suo valore cresce in base alla lunghezza (da 1 a 6 cm). Impieghi: la raccolta si fa entro 7-10 giorni dalla maturazione delle capsule che vengono fatte maturare ed essiccare per poi sgranarle separando le fibre più lunghe (lint) che vengono utilizzate sia per l’abbigliamento che per l’arredamento. Da una seconda sgranatura si ricava il linter, usato per imbottiture, cellulosa per l’industria della carta e cotone idrofilo. Dalla spremitura dei semi, poi, si ricava un olio commestibile, mentre la sansa, residuo della spremitura dei semi, viene usata nella fabbricazione dei saponi. L’elevato potere assorbente lo rende idoneo anche nel settore sanitario.[…]
  • Lana: quella di pecora ha eccellenti proprietà di isolamento termoacustico, è traspirante, altamente igroscopica, autoestinguente, riciclabile, compostabile e non emette sostanze tossiche. Le tipologie: vergine (dalla tosatura della pecora); concia (recuperata dopo la macellazione della pecora stessa); rigenerata: ricavata dagli scarti di produzione. Impieghi: usata tipicamente per vestiario, ma anche per tessuti d’arredamento e imbottiture. Inoltre, per l’isolamento termoacustico di intercapedini, pareti, coperture, cappotti interni ed esterni e controsoffitti. Aumentandone la densità, si possono ottenere ottimi risultati per ridurre il rumore da calpestio al di sotto di pavimenti galleggianti.
  • Legno: composto essenzialmente da cellulosa, emicellulosa e lignina, ha ottime caratteristiche di robustezza e resistenza. La sua peculiarità è la venatura, cioè la direzione in cui sono disposte le sue fibre. Come fibra è ottima per l’isolamento termoacustico e ha buona capacità di accumulo del calore; è inoltre leggera, permeabile al vapore e dotata di un’elevata resistenza a compressione. Infine è totalmente riciclabile, riutilizzabile e compostabile. Impieghi: da sempre importante materiale da costruzione, è stato poi sostituito dal mattone e dal cemento, anche se ora sta lentamente riacquistando importanza. La sua polpa viene impiegata per produrre la carta, mentre il legno è utile per la produzione di beni e manufatti di vario genere, o impiegato come fonte di energia per riscaldare e cucinare. La sua fibra, sotto forma di pannelli, viene impiegata principalmente in campo edile per l’isolamento termico e acustico di intercapedini, pareti, pavimenti, solai, coperture e cappotti esterni. […]
  • Sughero: è un materiale leggero, elastico, resistente alle sollecitazioni e con ottime proprietà di isolamento termoacustico. È inoltre traspirante, permeabile al vapore, inattaccabile da agenti acidi, insetti e roditori e, in caso di incendio, non propaga le fiamme, ma brucia fino a spegnersi. Infine, è riciclabile e compostabile. Impieghi: per le sue ottime caratteristiche isolanti, si usa per produrre tappi per vini di qualità e in campo edile. Trova poi impiego nell’industria dell’abbigliamento e calzaturiera e nell’arredamento e nell’oggettistica per la casa.
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