Ginseng, la radice dell’energia

Autore: Dott. Marco BiagiProf.ssa Elisabetta Miraldi

 

Aumenta le capacità mentali e fisiche

Le sue proprietà stimolanti si esplicano soprattutto a livello centrale e sia la radice polverizzata che estratti secchi titolati al 4% in ginsenosidi hanno dimostrato di aumentare le capacità cognitive e mnemoniche innalzando i livelli di neurotrofine (famiglia di proteine che determinano la sopravvivenza, lo sviluppo e la funzione dei neuroni).
Il Ginseng induce miglioramento dei riflessi, riduzione dell’affaticamento mentale, accelerazione alla risposta nervosa e potenziamento della resistenza fisica e della memoria: dunque è il fitoterapico giusto per chi è sottoposto ad uno studio intenso o ad un’intensa attività sportiva; trova indicazione anche nelle iniziali sintomatologie depressive da esaurimento psicofisico. Il Ginseng è inoltre considerato uno dei pochi fitoterapici
realmente efficaci nel mantenere i giusti livelli glicemici nel sangue.

Come usare il Ginseng?

Gli orientali affermano che il modo migliore di consumare il Ginseng è quello di masticare la radice tal quale, ma noi preferiamo suggerire la radice polverizzata in capsule, al dosaggio di 900 mg per due/tre volte al giorno oppure l’estratto secco ottenuto dalla radice, titolato al 4% in ginsenosidi, al dosaggio di 200-600 mg al giorno. In entrambi i casi il trattamento non deve superare un massimo di 4 settimane.

Quando non utilizzarlo

Il Ginseng è molto ben tollerato, ma ha alcune controindicazioni che non possono essere sottovalutate. Infatti, per somministrazioni prolungate, con una media di 3 grammi al giorno di Ginseng, si possono verificare stati di Ipertensione, irrequietezza, Insonnia, eruzioni dermiche e diarrea mattutina. Inoltre il Ginseng non deve essere somministrato contemporaneamente a farmaci anticoagulanti e ipoglicemizzanti orali.

Alcuni utili consigli

È bene prestare molta attenzione nella scelta dei prodotti a base di Ginseng. Al momento dell’acquisto è raccomandabile leggere attentamente l’etichetta: consigliamo sempre l’uso di preparati standardizzati con titolo noto di ginsenosidi poiché si possono reperire sul mercato prodotti di scarsa qualità o, in alcuni casi, addirittura adulterati, spesso con specie del genere “Rheum” (rabarbaro), dalle note attività lassative. Questo dipende dal fatto che il Ginseng è un prodotto estremamente costoso per le sue difficoltà di coltivazione, di raccolta e di essiccazione.
Preziosa è anche la radice intera di almeno sei anni essiccata di Ginseng, per la quale vale la considerazione che quanto più “umano” è il suo aspetto, tanto superiore è il prezzo, ed infatti rompere una “gamba” o un “braccio” durante la raccolta o l’essiccazione significa abbassarne il prezzo.


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