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Pelle e qualità del sonno

Autore: Dott.ssa Maria Elena SettiDott. Thomas Serafini

Il giusto equilibrio fra quantità e  qualità del sonno, e l’uso di prodotti  specifici ricchi di nutrimento, sono il  migliore trattamento di bellezza   

La bellezza e la salute della pelle non dipendono  soltanto dai prodotti cosmetici con cui scegliamo  di trattarla, ma anche dal nostro stato di benessere  generale, da ciò che mangiamo e, non da ultimo, da  come dormiamo; anzi, dormire bene è il trattamento di  bellezza più efficace! Durante il sonno, infatti, l’organismo  “fa pulizia e ricostruisce”, sia da un punto di vista  mentale, rielaborando le informazioni ricevute durante  il giorno attraverso i sogni, che fisico, riparando i tessuti  danneggiati dall’inquinamento, dai raggi UV o dai  radicali liberi, grazie alla rigenerazione cellulare e alla  produzione di collagene ed elastina, sostituendoli con  tessuti nuovi e più giovani. Quindi, così come ci si prende  cura dell’alimentazione con la dieta e del corpo con  l’attività fisica, è fondamentale prendersi cura anche  del proprio sonno, un prezioso alleato per il nostro  benessere. 

Cosa succede durante il sonno 

Durante il sonno avvengono tre processi importantissimi:

  • aumenta lo scambio cellulare: necessario per apportare nutrimento, idratazione e per liberare l’organismo da scorie e tossine;
  • aumenta la divisione cellulare: grazie al picco dell’ormone della crescita, si creano nuove cellule che sostituiscono quelle più vecchie e danneggiate;
  • aumenta la produzione di fibre di collagene ed elastina: queste sostanze sono i componenti principali della matrice extracellulare che serve a tenere  insieme il tessuto connettivo. Il collagene, in particolare,  è fondamentale per dare struttura, compattezza ed  elasticità alla pelle, ed è proprio durante il sonno che  ne viene prodotto in maggior quantità. 

Se si dorme poco o male, quindi, questi processi non  possono avvenire in modo ottimale e la pelle ne risente:  perde elasticità, risulta più atona e aumentano le rughe,  sia per la carenza di collagene che per l’insufficiente  rigenerazione cellulare. 

Una pelle più libera... 

La cosmesi di ultima generazione, che ha ben presente  le esigenze della pelle durante la notte, ha messo a  punto una serie di prodotti specifici ricchi di tutti i nutrimenti menti necessari per aiutarla a rigenerarsi e detossificarsi.  Tuttavia, esistono due scuole di pensiero riguardo la  corretta “beauty routine” serale da svolgere, una basata  su una pelle lasciata più libera di respirare e depurarsi,  utilizzando pochi prodotti leggeri e acquosi, l’altra  che punta a fornirle tutto il nutrimento necessario per  ritemprarsi. 
Riguardo al primo metodo, si procede con una detersione  delicata, fondamentale per mantenere la pelle in  salute, nebulizzando acque tonificanti o purificanti; in  seguito si utilizzano esclusivamente sieri dalla texture  leggera, privi di grassi e ricchi di vitamine ACE, aminoacidi,  acido ialuronico e altri importanti antiossidanti  come il coenzima Q10, vitamine del gruppo B ed estratti  vegetali idratanti. 

... o più nutrita? 

L’altra corrente di pensiero prevede, per la notte, trattamenti  più nutrienti e corposi; anche in questo caso  si comincia da una detersione accurata con prodotti  come latte detergente, acqua micellare e olio  detergente, oppure con una doppia detersione fatta  prima con olio detergente e poi con un prodotto schiumogeno  come una mousse. Il secondo passo è la tonificazione  con idrolati o acque termali, tonici ricchi di  sostanze idratanti, riequilibranti del pH e tonificanti  per la pelle. A seguire si utilizzano dei sieri specifici:  detox, se la cute presenta impurità, ricchi in vitamine  B3 e B5, oli essenziali di ginepro, rosmarino, limone,  acido salicilico e lattico; anti-age, se si vuole lavorare  con sostanze antiossidanti come vitamina A, C ed E,  polifenoli, acido ialuronico, estratto di melograno e  uva rossa; oppure ancora sieri rassodanti, se i tessuti  hanno perso elasticità, ricchi di ginseng, Q10, centella,  equiseto, acido lipoico, DMAE o peptidi; infine sieri  schiarenti che utilizzano vitamina C, arbutina, acido  cogico, liquirizia oppure alfa-idrossiacidi come acido  lattico, acido mandelico e glicolico. L’ultimo passo è la  scelta di una crema viso nutriente, corposa e ricca  di burri come karitè, illipè, cacao, olio di argan,  rosa mosqueta, macadamia e canapa, che hanno  proprietà rigeneranti, nutrienti e rassodanti, oltre ad  essere ricchi di vitamine. Spesso alle creme viso si  possono unire, al momento, oli super nutrienti come  borragine, enotera e vitamina E, oppure oli essenziali  di rosa, gelsomino e ylang-ylang, in modo da rendere ancora più intensivo il trattamento notte, fornendo  alla pelle una grande quantità di principi attivi. Sopra  la crema finale si possono utilizzare anche maschere  in tessuto a base di acido ialuronico, proteine di  grano e isoflavoni di soia (particolarmente indicati  per le over 40). Riguardo le maschere, esistono anche  quelle in gel, arricchite di sostanze antiossidanti come  il tè verde e la vitamina C, da lasciare in posa tutta  la notte, per risvegliarsi al mattino con una pelle più  luminosa e morbida. 


 

Un pieno di energia! 

La rigenerazione cellulare, tuttavia, non è la sola ragione  per cui dormire bene rende più belle. Il sonno, infatti,  è il principale meccanismo con cui ci ricarichiamo di  energia. Più siamo pieni di energie, più mostriamo un  aspetto sano, vitale e luminoso, la cosiddetta radianza,  ovvero la capacità di far trasparire anche all’esterno il  nostro benessere interiore ma, quando il nostro livello  di energia è alto, grazie ad un sonno adeguato, anche la  nostra postura risulta più eretta, lo sguardo più acceso e  ci muoviamo con più sicurezza. Al contrario, dopo una notte in bianco, lo sguardo è più spento, le occhiaie più  pronunciate, la pelle più atona, la postura più chiusa e,  in generale, abbiamo un aspetto più trascurato. 

La giusta quantità di sonno 

Ma cosa significa esattamente dormire bene? Un buon  sonno si compone essenzialmente di due elementi:  bisogna dormire un numero adeguato di ore ed è  necessario che il sonno sia profondo ed ininterrotto.  Non esiste tuttavia un numero di ore predefinito che  occorre dormire: il numero, infatti, varia da persona  a persona, in base all’età (più l’età avanza, meno ore  di sonno sono necessarie) e alle attività che svolgiamo;  quando attraversiamo periodi di maggior impegno fisico  o mentale, l’organismo ha bisogno di più ore di sonno  per recuperare il maggior dispendio energetico. 
In questi momenti cresce lo stress ossidativo e un  aumento delle ore di sonno dà all’organismo la possibilità  di “riparare” in modo efficace i danni subiti. Quindi,  come si fa a capire quante ore dobbiamo dormire?  Bisogna imparare ad ascoltarsi, perché il nostro organismo  ci manda segnali molto chiari in questo senso:  se durante la giornata ci sentiamo più svogliati, con la  mente meno lucida o tendiamo a dimenticarci le cose,  significa che il numero di ore dormite non è sufficiente  e che, per un po’ di giorni, dovremmo concederci più  sonno, andando a letto mezz’ora prima o rinunciando a  qualche impegno serale. 

Meno ore ma più qualità 

Ancor più della quantità del sonno è importante la  qualità; è meglio dormire meno ore ma in modo più  profondo e ininterrotto, piuttosto che dormire più ore  ma di bassa qualità. Quante volte capita di dormire  tante ore per poi svegliarsi ancora stanchi? Ciò significa  che il sonno non è stato della giusta qualità perché,  ad esempio, abbiamo portato con noi le tensioni della  giornata appena terminata, oppure perché la sera  prima abbiamo mangiato cibi non corretti e lo sforzo  digestivo si è protratto più a lungo del dovuto. Oppure  ancora, può accadere a causa di cambiamenti ormonali  repentini: nel periodo che segna l’arrivo della menopausa,  ad esempio, è molto frequente per le donne avere risvegli notturni per via del caldo o in preda ad  un’irrequietudine interiore. 

Come migliorare il nostro sonno 

Per quanto si creda che la qualità del sonno non dipenda  da noi, in realtà possiamo fare tantissimo per migliorarla!  Esistono, infatti, tante abitudini e tanti accorgimenti  che permettono di preparare l’organismo al meglio per il  giusto riposo; ecco cinque possibili strategie: 

  • igiene del sonno: ovvero eliminare i piccoli errori che possono ostacolarlo, come addormentarsi con la tv accesa, bere il caffè o fare attività fisica intensa la  sera tardi; 
  • Fitoterapia: ricorrendo all’uso di tisane o estratti da prendere in gocce, a base di valeriana, lavanda, camomilla e melissa, possiamo fornire un valido aiuto  al rilassamento del corpo e della mente, preparandoli  al sonno; 
  • Aromaterapia: può essere realizzata con specifici diffusori a ultrasuoni per oli essenziali o semplicemente tramite inalazione a secco di olio essenziale, quindi,  mettendo poche gocce di oli essenziale direttamente  su un fazzoletto e respirandone frequentemente  l’aroma; gli oli essenziali più adatti per il riposo e al  rilassamento sono quelli a base di lavanda, melissa,  camomilla, arancio amaro, rosa e incenso, da utilizzare  anche in oli e creme da massaggiare sulla pelle  prima di coricarsi; 
  • tecniche di rilassamento: se praticate nel momento in cui si va a letto, aiutano a svuotare la testa dai troppi pensieri e ad attivare il sistema nervoso parasimpatico,  quella parte del sistema nervoso autonomo che  calma i ritmi vitali: il ritmo cardiaco, respiratorio  e la tensione muscolare diminuiscono, l’organismo  si rinfresca e anche i possibili effetti collaterali delle  variazioni ormonali si riducono; 
  • rispettare il ritmo circadiano: se andiamo a letto e ci svegliamo ad orari regolari, il nostro corpo riesce a sincronizzarsi su un ritmo costante di sonno/veglia. In  parole semplici, l’organismo sa quando è ora di stare  sveglio e quando è ora di dormire e, quindi, non cerca  di svegliarsi durante la notte.     
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