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Fangoterapia, tutti i benefici

Autore: Prof. Antonio FraioliDott. Gioacchino Mennuni

La Fangoterapia ha un importante ruolo terapeutico ed è una grande alleata nella prevenzione e cura del dolore articolare  

Le cure termali, che includono una molteplicità di trattamenti ciascuno con specifiche indicazioni, hanno notevoli potenzialità terapeutiche, preventive e riabilitative e possono essere di grande aiuto nei confronti di malattie croniche. Salute e benessere, che sono gli ambiti di azione dei trattamenti, si integrano strettamente tra loro: non vi è dubbio che il miglioramento delle condizioni di salute possa favorire il recupero di una situazione di benessere compromessa dalla malattia e, d’altra parte, una condizione di benessere, anche sul piano psicologico, concorre al miglioramento dello stato di salute. Si deve inoltre considerare l’azione favorevole che le cure termali possono svolgere nell’ambito della prevenzione e della riabilitazione, evitando o contrastando il processo di cronicizzazione della malattia o delle sue conseguenze negative quali le disabilità. Nel caso in cui però tali alterazioni si siano comunque manifestate, la terapia termale può agire in senso riabilitativo con risultati favorevoli.

Il giusto ruolo terapeutico

Sul versante “salute” i mezzi di cura termale (acque minerali, fanghi, grotte) svolgono un importante ruolo terapeutico nelle forme morbose di lunga durata, il cui trattamento con mezzi farmacologici o di altra natura può, talvolta, comportare effetti collaterali indesiderati e richiedere un impegno sia economico che in termini di tempo da destinare a tali interventi. La cura termale, che va prescritta nella cosiddetta “fase termale” della malattia, ossia a distanza da episodi acuti, può essere utilizzata ad integrazione o in alternanza ad altre forme di terapia (farmacologica, fisioterapica, ecc.), consentendo di potenziarne l’azione e, in alcuni casi, di ridurne le dosi o la durata di somministrazione, con miglioramento della qualità della vita dei Pazienti.

Clima e ambiente fanno la loro parte

Per quanto riguarda il benessere psico-fisico, un ruolo importante è da attribuire al contesto ecologico e climatico nel quale si svolge il soggiorno termale. Ciò consente di integrare le cure anche con la pratica di attività ludiche e ricreative, determinando maggiori benefici rispetto a quanto di solito avviene nel normale ambiente di vita. Sono infatti ben note le proprietà di sinergia terapeutica che l’ambiente “amico” è in grado di svolgere in numerose patologie nelle quali l’atteggiamento propositivo del Paziente rappresenta uno degli elementi determinanti per il raggiungimento dei migliori risultati possibili; si può allora dire che le Terme costituiscono un luogo ideale per “guadagnare salute”.


 Fango termale, importante la composizione

Quando si parla di fango si pensa per lo più ad un terreno melmoso e viscido. In realtà il fango termale è tutt’altra cosa sia per quanto riguarda le caratteristiche fisico-chimiche, sia, e soprattutto, per il suo utilizzo a fini terapeutici. Esso deriva dalla mistura di una componente solida, naturalmente calda o riscaldata, chiamata melma o, in termine tecnico, “fango vergine”, essenzialmente a base di argilla e di altre sostanze, con acqua minerale a diversa composizione chimica (zolfo, iodio, calcio, magnesio, solfato, bicarbonato ecc.) che caratterizza, diversifica e conferisce al fango una sua specificità. La commistione tra componente solida e liquida avviene all’interno di apposite vasche e si realizza dopo un determinato periodo di tempo di non meno di sei mesi, definito “maturazione”, al termine del quale il prodotto finale, che assume caratteristiche fisico-chimiche diverse rispetto alle componenti originali, acquista proprietà terapeutiche.

Come agisce la Fangoterapia

Il meccanismo d’azione della Fangoterapia si articola in effetti meccanici, termici, chimici, antinfiammatori ed antiossidanti locali e generali. Nella sede di applicazione del fango si determina un aumento della temperatura della cute, degli strati sottocutanei e dei muscoli con incremento della velocità di circolazione del sangue che favorisce l’allontanamento delle sostanze nocive connesse all’infiammazione e una riduzione delle contratture muscolari. Gli effetti generali consistono in un aumento della temperatura corporea e, quindi, della sudorazione, con conseguente liberazione dalle sostanze tossiche che sono in genere presenti nelle situazioni patologiche, e reazioni neuroendocrine con liberazione in circolo di ormoni e peptidi oppioidi ad azione antidolorifica. C’è essenzialmente un miglioramento della qualità della vita dei Pazienti con diminuzione non solo del dolore presente nelle articolazioni colpite ma anche della limitazione funzionale e una riduzione delle conseguenze disabilitanti e del consumo di farmaci. Tali effetti positivi persistono nel tempo (circa sei mesi) anche dopo la conclusione della terapia termale.

Come si svolge

La Fangoterapia è praticata a digiuno in appositi camerini; il fango può essere interamente spalmato sul corpo o su parti limitate a seconda delle indicazioni terapeutiche, con uno spessore di 7-10 cm ad una temperatura di 47°C-50°C e poi ricoperto da lenzuola, tele cerate o coperte per evitare la dispersione del calore. La durata dell’applicazione è di 15-20 minuti, trascorsi i quali il fango viene rimosso ed il Paziente sottoposto ad un bagno e/o doccia di pulizia con acqua minerale a 37°C; asciugato e coperto, resta in posizione supina o semisdraiata per la durata di circa 30 minuti; è questa la fase della cosiddetta “reazione” in cui continuano gli effetti biologici indotti dalla Fangoterapia. Frequente è l’associazione di fanghi e bagni termali (Fangobalneoterapia). Il “bagno termale” consiste nell’immersione, completa o parziale, in vasca individuale o piscina collettiva contenente acqua termale, a temperatura compresa tra 34°C e 38°C e per tempi variabili (15-30 minuti) a seconda delle indicazioni cliniche. Possono essere previste variazioni per le condizioni generali di salute indipendentemente dall’età.


 

Una cura per le malattie reumatiche

La Fangoterapia risulta particolarmente utile per l’Osteoartrosi, malattia molto diffusa che colpisce oltre il 50% della popolazione italiana al di sopra dei 65 anni, che determina dolori di vario grado a carico delle articolazioni più frequentemente colpite (colonna vertebrale, ginocchio, mani, anca) con disturbi funzionali che possono portare a vere e proprie disabilità. L’Osteoartrosi costituisce la più frequente causa di assenza dal lavoro e di invalidità permanente e, di conseguenza, assume un ruolo molto importante nel determinare l’entità della spesa complessiva per le prestazioni di sicurezza sociale.
Altra importante indicazione della Fango-balneoterapia è rappresentata dalla Sindrome Fibromialgica, seconda malattia reumatica più frequente e caratterizzata da dolore muscolare cronico diffuso, disturbi del sonno, stanchezza cronica, episodi di ansia-depressione, con impatto sulla capacità lavorativa del Paziente, sulla sua vita famigliare e sui rapporti sociali. Da valutare volta per volta la Spondilite Anchilosante e, nelle fasi di quiescenza e non avanzate, l’Artrite Reumatoide. Da ricordare, infine, il vantaggio che può derivare dalla Fangoterapia unita ad altre misure terapeutiche (Fisiochinesiterapia) nei postumi traumatici.

Controindicazioni e avvertenze

Come avviene per i farmaci, la Fangoterapia va modulata alle caratteristiche individuali del Paziente, in base alla storia clinica, alle terapie farmacologiche in atto e alle altre particolarità inerenti lo stato di salute. Per chi ha Malattie cardiovascolari o soffre di pressione alta o bassa, lo stress termico a cui viene sottoposto l’organismo può essere un problema se non si modula la terapia. Infatti, prima di intraprendere qualsiasi cura è fondamentale effettuare una visita medica con lo Specialista disponibile nei Centri termali. La Fangoterapia è invece controindicata nella fase acuta delle Malattie artro-reumatiche con segni clinici e/o biochimici di infiammazione in atto, in presenza di patologie cutanee del distretto anatomico su cui verrà applicato il fango termale, nelle Tromboflebiti acute e in tutte le forme morbose intercorrenti o coesistenti che compromettano, temporaneamente o in maniera permanente, le condizioni di salute generali del Paziente (Sindromi emorragiche, Cardiopatie in fase di scompenso, gravi Epatopatie, BPCO, Neoplasie in atto, Insufficienza renale, grave Ipotensione arteriosa ecc.).

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