Autore: Dott. Alberto Fantin

 Tasso di Obesità

La revisione dei dati provenienti da ben 87 studi, pubblicata su Nutrition Reviews nel 2006 consente di affermare che una dieta vegetariana o vegana sia altamente efficace nel calo di peso. In questa revisione inoltre emergeva che tra i vegetariani sono meno frequenti problemi cardiaci, Ipertensione Arteriosa, Diabete e Obesità. Molti altri studi epidemiologici (basati sull’osservazione di ampie popolazioni) indicano che la dieta vegetariana è associata ad un BMI (indice di massa corporea) minore ed un minor tasso di Obesità tra i vegetariani sia negli adulti che nei bambini.
Una dieta vegetariana ha una bassa densità energetica ed è ricca in carboidrati complessi, acqua e fibre che complessivamente possono favorire il senso di sazietà.

Incidenza del Diabete

Numerosi studi indicano come tra i vegetariani l’incidenza del Diabete sia notevolmente ridotta rispetto ai non vegetariani. In particolare in uno studio pubblicato nel 2009 condotto su più di 60.000 persone ha evidenziato come tra i vegetariani la prevalenza del Diabete fosse del 2,9% contro il 7,6% tra i non vegetariani (più del doppio).
Una dieta basata prevalentemente su alimenti vegetali con poca o niente carne può aiutare a prevenire o a trattare il Diabete, migliorando la sensibilità dell’organismo all’insulina e riducendo la resistenza all’insulina. In uno studio pubblicato nel 2006 è emerso come le persone che venivano invitate a seguire una dieta basata su alimenti di origine vegetale riuscivano a ridurre i farmaci per il controllo del Diabete nel 43% dei casi

Effetti sulle Malattie cardiovascolari

Nello studio clinico “Lifestyle Heart Trial” (pubblicato su Lancet 1990), Ornish ha riscontrato che l’82% dei Pazienti con malattie cardiache che seguivano il suo programma con dieta a base di alimenti di origine vegetale, avevano una completa eliminazione dell’Arteriosclerosi mentre nel gruppo di controllo (senza quindi il trattamento) si registrava una progressione dell’Arteriosclerosi nel 53% dei casi dopo un anno di osservazione.
Nello studio clinico “Lyon Diet Heart Study” (pubblicato su Circulation nel 1999), De Lorgeril ha riscontrato, nei Pazienti che già avevano avuto un episodio di infarto, tra il gruppo che seguiva una dieta a base di prodotti vegetali, il 73% di riduzione di eventi coronarici ed il 70% di riduzione di mortalità complessiva, dopo un periodo di osservazione di 27 mesi.
Altri studi hanno poi confermato che tra chi assume una dieta a base di alimenti di origine animale la comparsa e la mortalità per malattie cardiache è ridotta rispetto ai non-vegetariani.
Nel 2010 in seguito ad una revisione della letteratura esistente a cura del Dietary Guidelines Advisory Committee con lo scopo di determinare l’effetto di una dieta basata su alimenti di origine vegetale su Ictus, Malattie cardiovascolari e mortalità complessiva nell’adulto, si è riscontrato che tra chi seguiva una dieta a base di alimenti di origine vegetale c’era un minor rischio di malattie cardiovascolari e mortalità complessiva rispetto a chi non la seguiva.